giovedì, dicembre 23, 2010

Buon Natale

Per tutti quelli che pensano che io sia diamante e che non mi spezzi mai.
Per chi pensa che attaccare una persona forte non la faccia soffrire.
Per quelli che sono deboli e piuttosto che confrontarsi con questo ti spalano un po' di melma addosso.
Per quelli che vedono solo la tua corazza,
non sanno il morbido pulsare che contiene,
e se lo sanno non ne hanno alcuna cura.
Per chi ti giudica per un secondo e dimentica le ore.

Per voi che oggi, tra tutti, mi avete fatto piangere.
Ecco.
Mi sono infranta, contenti?
Mi sono infranta.

lunedì, dicembre 06, 2010

a brand new start

qui.
E' già amore.
Anche se ci uniremo solo a giugno.

domenica, novembre 07, 2010

HalloSaints e i paperotti

Metti 20 istruttori che decidono di darsi appuntamento a Gianduialand per il lungo ponte di HalloSaints, free and wild organisation.
Metti che una volta entrata nel tunnel del: tu dove dormi, tu dove stai, tu quanto ti fermi?
Ecco, metti che ci metti un amen a capire che il tuo tranquillo week end di riposo è in fumo.
Metti che ti diverti a far la chioccia e quindi:
casa invasa
tutto il giorno al telefono per radunarli, inglobarli, dargli cibo e sollazzi cittadini
TUTTO SOTTO UN DILUVIO EQUATORIALE

e poi l'ideona

Vi mescolo.
Prendo il vostro fatato mondo e lo mescolo con quello un po' tanto arcobaleno che ormai fa parte stabile della mia vita

Un po' di ansia (uno ambiente zero feste disco, macho e un po' rude... l'altro...priscilla. E ho detto tutto)

E scoprire che i miei paperotti sono sempre una soddisfazione.

Nel marasma generale di una festa in discoteca improbabile quanto affollata e colorata, loro si sono:
divertiti
organizzati per capire come girava la festa e come trarne il massimo
ripromessi di tornarci

e si son pure mascherati!!!

Io li adoro.
Ecco
Volevo dirglielo.

mercoledì, ottobre 20, 2010

Quando una vaschetta di gelato è meglio

Non tanto
perché non c'è stato neanche il preliminare di quello che mi aspettavo
Non tanto
perché di sottofondo avevo messo million faces di Nutini che uno dovrebbe capire che quella musica richiede tempi, modi, gioco di sguardi
Non tanto
perché sei davvero un bell'uomo, con un buon odore e un buon carattere
Non tanto
perché erano settimane che chiedevi di vedermi
Non tanto

Ma niente mi è parso un po' poco

In compenso le due ore in cui poi mi hai ammorbato con la tua vita, i tuoi problemi, le tue ansie, i tuoi dubbi esistenziali
e anche il tuo buffo modo di raccontare il tutto

Ecco

In compenso quelle due ore mi hanno fatto pensare a Sonno Profondo di Banana Yoshimoto.
Io ero lì per curare il tuo inquieto vivere e magari... ORRORE assorbirlo pure.

A casa hai chi ti aspetta.

Magari la prossima volta facciamo una cosa saggia,
io compro il Cart d'or triple chocolate e tu tenti di capire
se
nella casa che ti aspetta
c'è ancora qualcuno
che ti ascolta.
E che sai ascoltare.

martedì, ottobre 19, 2010

300

Post e mi ritrovo proprio a scrivere quanto sto per scrivere. Bislaccherie.
Trascrivo un messaggio inviato a un amico caro caro.

Sciropz:"Ciau amico caro caro, senti, ho deciso che l'uomo da un paio d'ore e via lo incontro... Perché chessaràmai, si alla fine tante paturnie, ma lui è bello, l'ho già incontrato, è spensieratamente un passatempo, si sono di pessimo umore, magari mi allevia un po' 'sto magone... E poi...
Dopo che ho passato tutta la notte con come pigiama una maglietta con su scritto "orgogliosamente lesbica 365 giorni l'anno" a letto con te che sei gay, a ridere come due scemi fino alle 6 di questa mattina come se fossimo liceali in gita
Ecco, io credo che un comune, normale, tranquillo uomo eteronissimo (per citare la Litti) mi farebbe bene"


Caro amico:"pienamente d'accordo e comunque mia mamma ti adora."

giovedì, ottobre 14, 2010

giustificazione

un mese di assenza pretende una giustificazione.

forse una nuova casa (nel mercato più grande e etnico d'Europa)
chiusa una storia (con l'uomo in assoluto più etnico della mia vita)

Il cuore non ne voleva sapere, c'era la calma, c'era la voglia.
Ma non c'era nulla che vibrasse.
Mi dispiace, gli ho detto. E non l'ho visto più.
Lui e il suo buon odore di tropico e incenso.

La consapevolezza che non siamo più noi.
E che facciamo anche un po' fatica a essere io+te
Malinconia, ma anche nuova pace.

Chiudere un'annosa vicenda scolastica.
(che se Dio vuole ho finalmente il coraggio di farlo)

160 paperotti da far nuotare e da scuotere nel vento di fine settembre.

Un po' di giri di valzer che mi hanno lasciato la sensazione della testa che gira ma anche dei piedi instabili

Una nuova vecchia macchina.
L'unica, dico, cosa che mio padre ha fatto, dice, per me.
Ed è una dannazione.
(provate voi ad andare sulle piste ciclabili con l'auto? :-) )

E poi, oggi, la voglia di farvi cucu' e anche di cantare a squarciagola.
PERCHE' IO SONO VIVA
SONO VIVA
SONO VIVA

e col cappero che mi spengo.

mercoledì, settembre 01, 2010

L'ufficio è dentro di me

e quindi me lo porto in giro.
Ieri io e l'ufficio eravamo qui:

Oggi andremo in "casa madre" perché ogni tanto ci piace essere convenzionali.

Domani saremo qui:

Il mio lavoro ha qualche tremendo risvolto negativo, ma quando compensa con questa libertà e questa elasticità.
Mi sembra il lavoro più bello del mondo.

martedì, agosto 31, 2010

Un film... O un incubo

Siamo nel posto più improbabile della terra.
Siamo in una situazione che i più direbbero...DIFFICILE

e io sono un po' preoccupata. Tanto direi.

Tu ti volti, ti avvicini, mi afferri e mi baci.
e sussurri: don't worry baby, it's all ok.

E io penso, NO che è tutto ok, NO PER NIENTE.
E però mi sento così.

domenica, agosto 29, 2010

New Romantic

La premessa a questo post dovrebbe essere un libro.
Già, perché qui, sul blog, la vita ha un contorno.
Ma la realtà ne ha uno più complesso.


Ma questo post non è su di me, ma sugli uomini che mi hanno stupito per il loro neo romanticismo.
Il tutto in poco più di 24 ore, appena passate.

UFFICIALE E GENTILUOMO

Accompagno il mio ciocoman (mio è un parolone) a denunciare lo smarrimento del portafoglio.
Parla poco italiano, ha appena concluso un periodo di burocrazia italiana che lo ha sfinito, ed è piuttosto scorato e mi dice: "I need your presence".
Dopo una mattina rocambolesca, documenti che non risultano aggiornati, agenti che da pigro mattino di dolce far nulla si animano pensando di avere a che fare con un terrorista e la sua pupa,
papiri tirati fuori dal mio accorto ciocoman a calmare gli animi,
dialoghi impossibili:
signorì che ha detto?
love, what they are saying?
e io in mezzo che penso.
DOV'E' LA CANDID CAMERA???
DOV'E'???
e il tutto che diventa quasi una questione di famiglia per tutti i presenti, chi si adopera per trovare un numero verde, chi mi guarda sornione, chi corre a prendere questo o quel documento.

... esco stravolta e ciocoman sospira: "so now you can understand me more"
e qui parte l'uomo romantico 1:
Signorì, è che noi dobbiamo sempre essere accorti, ma siamo stati veloci, potevamo metterci molto di più.
Ma non è meglio che tutto questo tempo lo passi con lei che con noi?


Devo dire che l'ufficiale e gentiluomo mi mancava a chiudere la mattina più strana della mia vita.

L'AMORE (ROMANTICO) AI TEMPI DELLE DRAG
Sciropz: ciau amico, ti racconto la storia più folle della giornata!
Amico: - dopo aver ascoltato la storia - sei una soap opera
Sciropz: ci provo. Sai, per tirarlo un po' su gli ho proposto di seguirmi alla tua festa spettacolare, ma è ancora un po' scosso e preferisce che sia tutto risolto prima di dedicarsi ai festeggiamenti
Amico: beh, ma la mia festa è un posto tranquillo!
Al massimo lo nascondiamo con le Drag e diciamo che è il loro assistente. Nessuno si metterebbe mai contro una Drag.
Sciropz: ma tu non eri quello che: " tu sei matta, scappa scappa scappa!"?
Amico: ma smettila, zitta!

MR. TATOO AND A BRAND NEW START
Sciropz: Come stai? Passato il momento nero nero?
Mr. Tatoo: Ah, si... Mi sento bene, proprio sereno. E poi sento che sono da un'altra parte rispetto a quel periodo.
Sciropz: bene, sei pronto per una nuova vita, magari una nuova storia.
Mr. Tatoo: Si, ma, soprattutto, vorrei un figlio. Sono pronto.
Sciropz: !!!

Nobody puts Baby in a corner (cit. Dirty Dancing)
Sciropz: Magari vado a casa, tutti che MI AVVISANO CHE C'E' LUI, come se mi dicessero: magari è meglio se stai a casa.
Ma io ero qui per i fatti miei, boh, forse è meglio che vada a casa.
Amico: Ma 'sti stronzi come si permettono??? COME? Ma scherzi? Tu vai dove vuoi e non ti provare a tornare a casa, che arrivo.

e mi prende per mano e dice:
Pronta? ORA entriamo. Allora, come ti ho detto?
Risatina e grande scuotimento di capelli.
NESSUNO TI METTE IN UN ANGOLO. E NON LO DEVI CONSENTIRE A NESSUNO. N E S S U N O
CAPITO?



Penso che in giro ci siano uomini che sono in grado di dire, fare, agire, proprio come uomini.
Magari un po' strambi, ma chi non lo è?
Che tutti i citati possano mantenere il cuore che hanno e possano trovare, sempre, un amore che sappia essere romantico, proprio come loro.

mercoledì, agosto 25, 2010

Dipende

Nessuno: Tu vuoi un uomo oggetto
Sciropz: Io, oggettivamente, vorrei un uomo

martedì, agosto 24, 2010

Qualcosa di dolce su cui posare lo sguardo.

LABBRA
(Oggi ne ho bisogno)
Le sue. Che cantano di strade con troppi nomi.

Le sue. Che porto nel cuore, insieme a una Londra lontana e incantata.

Sicuramente le sue. Neanche ve lo spiego quanto le ho amate e ancora le amo. Nonostante tutto.

Le labbra che amo di più cantano.
Le labbra che mi mancano di più sono mute.

forever young

Lui: You look so young, noone can realise your real age, you look younger than you really are.
Io: Maybe because I'm not wise. If I'm wiser I will look like my real age.
Lui: Don't tell me jokes.
Io: Joking is the only way to be young.

E improvvisamente la tristezza.

Ma quella mi appartiene da sempre,
anche quando giovane lo ero davvero.



Oggi mi sento come una fotografia vuota.
La sensazione che il ricordo di me non ci sia.
La sensazione che nei bei ricordi ora io non sia compresa.
Le foto dell'estate, le risate, le esperienze fatte insieme. Io non ci sono.
Brutta sensazione.
Essere amata evidentemente non è il mio forte.

lunedì, agosto 23, 2010

Melting Pot

Oggi si mixano strane sensazioni.

Il passato (che non passa)
Il presente (che è assente)
Il futuro (incerto)

e in tutto questo

spolveri di memoria che aprono il cielo con un raggio insperato di sole.
Di quando sui libri sognavo di lui e lui era solo un moccioso come solo un 16enne sa essere e io troppo seria e già con quel fondo di tristezza che ho poi imparato a gestire col sarcasmo.

Erano i tempi degli ideali puri
erano i tempi delle poesie per esprimere cosa avevo nel cuore.

"Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d'un greto,
esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi;
e su tutto l'abbraccio d'un bianco cielo quieto.

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
e che il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d'una giovinetta palma..."

why can't we just rewind?
(We can't... I definitely know it)

Casa madre

IO mi comprendo meglio quando torno a casa.


Il furto
Nonna: ieri ho fatto la marmellata di prugne e di albicocche, prendine qualche vasetto, però c'è un problema.
Sciropz: che problema?
Nonna: ho messo nella cantina tutti i vasetti con le loro etichette. Tutti belli in ordine, proprio ieri sera.
Sciropz: e??
Nonna: questa mattina le etichette erano sparite. Tutte. I vasetti erano tutti patanudi (trad: nudi)
Sciropz: Ma... Come sono sparite le etichette?
Nonna: si, devono essere stati i topi. Chissà cosa se ne faranno delle mie etichette. Non erano neanche tanto belle.

Le favole
Nipotina duenne: zia mi racconti la favola di Biancaneve?
Sciropz: certo....bla bla bla e poi Biancaneve manda a stendere il principe e apre un negozio di abbigliamento per nani
Nipotina duenne: ...
Nipotina duenne: Zia, non è andata proprio così. Ma adesso ho sonno quindi va bene lo stesso. Domani ti racconto io COME E' ANDATA DAVVERO.


amore di mamma

sorella spolpata dai figli: guarda Mattia (tre mesi e tanta fame di coccole e latte), guarda chi c'è, c'è la zia Sciropz, bella la zia Sciropz...bella eh? Dai, va in braccio alla zia Sciropz!
Sciropz: si dai, passami...
sorella spolpata dai figli: LA PIOVRA! Toh, buona fortuna.
...
Dopo due ore la piovra era ancora saldamente attaccata alla mia spalla, incurante di tutto fuorché del rimanere avvinghiato alla zia Sciropz come un koala.
Io avevo perso l'uso del braccio destro, un leggero senso di torpore alla schiena e realizzato DEFINITIVAMENTE perché mia sorella mi sembrava così sciupatella.

giovedì, agosto 19, 2010

me myself and I

Amico in Ferie: Ciao Sciropz! Già rientrata dalla splendente isola?
Sciropz: Ciao Amico in Ferie, si, rientrata! Come vanno le tue vacanze?
Amico in Ferie: Ah bene, non mi sono trovato tanto bene con Tarzan.
Sciropz: Beh, preferirei non mi raccontassi di lui, raccontami di te.
Amico in Ferie: Ah ok, anche perché anche lui mi ha chiesto di non raccontarti di lui.
Sciropz: ...

Non è proprio la stessa cosa.

E le cadute di stile sono davvero imbarazzanti.
La migliore è di sicuro quella di Tarzan.
Sento ancora l'eco della caduta.

Si fanculizzi.

Indovina chi viene a cena?

Ehm...
Parlarne a distanza di quasi un mese rende il tutto ancora più surreale.

Un incontro strano e davvero baciato dal destino.
Tre volte in un giorno e in maniera del tutto casuale.
In metro, in treno lo stesso scompartimento, la stessa fermata.
Impossibile a realizzarsi neanche a volerlo.

E poi dire: perché no?

E scoprire che la sua vita è un tantino troppo incasinata, anche per una Sciropz fuori come un balcone.

Eppure restare ipnotizzata dai suoi denti e dalla sua pelle.
Già.

E dalla sua risata e quella calma assoluta con cui ti racconta di fughe, uccisioni, che la vita è complicata ma va bene lo stesso.

E tu pensi: tutte bugie.

Però poi no, ti informi e scopri che non lo sono affatto.

E tra un dubbio e l'altro.
La sua calma infinita, per me che invece corro sempre come un'ossessa.
Che scappo da lui, da me, dal passato e, già che ci sono, anche dal futuro.

Poi mi guarda e mi dice: "io lo so che tu sarai mia per sempre"

Non gli credo.
Ma sentirlo dire è dolce.
E quando ride vedo un mondo che qui non c'è.

Ecco. Ora si accettano sani consigli per dissuadermi dal vederlo ancora.
(tranquilli, una serie di amici già opera in questa direzione con grande impegno e senso del dovere, che un aSciropz è pur sempre un animale da salvaguardare)

lunedì, agosto 09, 2010

Ho messo via...

... un bel po' di cose.
Ma la tua foto "è bella la Sardegna"
è arrivata dritta sul naso, in pieno volto una pallonata inaspettata.

Si.
E' bella la Sardegna.
E sei bello tu.
Lontano e altrove.
Ma con quegli occhi che conosco così bene.
Quella tristezza che non va via e rende liquido il tuo sguardo.

Ho ancora il naso che sanguina, apro la mano con cui tamponavo il naso.
Solo lacrime.

E la Sardegna è bella, serena e ventosa.
Senza te.

domenica, agosto 08, 2010

eggià...

Mi viene il vomito...
E' più forte di me.

Lavorare?
Già.
Lavorare con te è come parlare con un bambino autistico.

La madonna

Qui, nel cuore dell'isola più bella del Tirreno.
A pazzolandia.
Ho deciso che è tempo di essere leggera e di vedere che succede se non ci penso e lascio che le cose accadano.

NON SUCCEDE NIENTE

Mi vesto carina, entro nelle conversazioni.
Mi dipingo anche un po' più scema di quello che sono.
Ammicco il giusto, qualche abbraccio in più del dovuto.
(se non si è capito sono alla ricerca di avventure)

E NIENTE

Sei la capa, sei quella che non si sa come avvicinare per paura di farsi una figura di merda. Sei quella che si sogna magari di notte, ma no, troppo difficile, troppa la paura di essere la barzelletta sul tavolo dello staff il giorno dopo.

Sono la Madonna (e DI SICURO non quella di Like a Virgin)
Sono sotto una teca.

E' già tanto che non mi capovolgano per vedere se cade la neve.

Vabbe'...
Tentativo leggerezza malamente fallito.

martedì, agosto 03, 2010

grazie.

che una passa tutta notte a parlare.
A dire cose, a sentire le lacrime scendere, a ridere, perchè si può ridere anche della tristezza.
Ad accettare che i discorsi a volte facciano così male, malissimo.

E il momento stesso in cui dici: buonanotte, grazie. Sei un amico.
Il mattino dopo trovi questa tra le mail.

Sei una donna molto forte e coraggiosa, Sciropz.
E lo dimostra anche il fatto che tu possa ascoltare quello che ci siamo detti tutta la sera (in diciotto telefonate). Anzi, io spesso sono un caterpillar - e mi scuso per questo- ma tu non hai mai detto "basta".
E questo fa di te una donna forte e coraggiosa.
Quindi questo è assodato.
A s s o d a t o.
Se la tua Ombra fosse, per esempio, impiegare sforzi ed energie a tenere viva e brillante una SuperSciropz, per esempio, ecco, per esempio, tu staresti facendo del lavoro inutile; lo stesso che si fa quando, per esempio, remi controcorrente.
SuperSciropz risale la corrente solo perchè è SuperSciropz, poraccia.
Tu, invece, potresti lasciarti trasportare.
Per esempio.


Che la mia vita sia piena di persone così. SEMPRE.

sabato, luglio 31, 2010

senza fiato

Visto che non mi leggi più
e che per orgoglio non riesco a scriverti.

Lo scrivo qui.

Mi manchi da morire.
Maledetto te.

giovedì, luglio 29, 2010

Lost

Questa notte ho sognato di tagliare i capelli.
Non ero né felice né triste.
Ero lì dalla pennoira e lei a un certo punto taglia.
Non mi sono opposta.
Sento la mia mano che passa sulla nuca e sente che sono cortissimi, quasi rasati. Davanti i miei soliti ricci.

Voglia di cambiamenti
Perdita di energia
Voglia di tagliare via brutti pensieri
Perdita di dignità e qualità vitali
Qualcosa di nuovo
Qualcosa che fa paura

Tutto insieme.

Non posso più preoccuparmi di te. Di cosa dirti e non dirti.
Di come essere e non essere.
Io devo solo più preoccuparmi di me.
E sono molto preoccupata per dirla tutta. Di me e di questa fragilità che non contengo più e che è così esposta, evidentemente.

Le tue piante staranno bene. Tranquillo. Sono forti, loro.

martedì, luglio 20, 2010

la spiegazione impossibile

Ode a me.
Che ho avuto un'intuizione assoluta per una questione di lavoro.
E che è stata così geniale da farci finire su un noto quotidiano on line

PROPRIO PER QUELLA PROPOSTA

e noi non abbiamo mosso un dito, non un ufficio stampa, non una marchetta..

ODE A ME

che sono qui ora al pub da sola a festeggiare la mia bravura.
Una birra e un buon panino.
E una solitudine così profonda che non si vede il fondo.

Una solitudine che vorrebbe solo una mano che le carezzasse la fronte e una persona che dicesse: cazzo...sei brava sai? Io ti amo e ti stimo per questo.

Perchè io me lo dico da sempre, ma io non mi basto.
E anche questo me lo dico da sempre.

Cazzo, sei brava sciropz...e ci sarebbe di che festeggiarti.
Cazzo se ci sarebbe.

CIN CIN (chissà se con la birra vale uguale)

sabato, luglio 10, 2010

Per chi cucini?

E' ora di pranzo.
Sono sola (ma che novità)

E così passa la voglia di cucinare.
Sarà il caldo, sarà la dispensa vuota, sarà...

Secondo me è semplicemente che cucinare per me sola

PER ME NON HA SENSO

So che gli uomini traggono grande beneficio dalla cucina single, si divertono, si sollucherano di manicaretti monodose.

COME FATE? DITEMELO, PERCHE' IO NO, NO PER NIENTE.

A me piace mescolare ingredienti per indovinare la faccia che faranno i commensali.
Mi piaceva svegliarmi prima il sabato per fare la torta che lo avrebbe svegliato e reso dolce la colazione a due sul balcone.
Mi piace cucinare a quattromani, con tutta la difficoltà che comporta e quel buffo balletto di ruoli che porta le persone a dividere uno spazio piccolo e intimo come la pentola.
Mi piace creare un tavolo decorato con fiori e candele a cui far sedere le persone.
Mi piace coccolare di attenzioni il cibo perché poi chi lo mangerà sentirà le mie mani e la mia cura in ogni boccone.
Mi piace la faccia di resa che hanno i miei ospiti a fine pasto, satolli e immersi nella bellezza che solo il buon cibo sa creare.
Mi piaceva il dopo pasto, quello in cui il buon cibo e il buon vino attivava ben altri piaceri.

Ora, quando va bene, sono a pranzo fuori con altri single troppo depressi per invitarli a pranzo dentro.

E oggi manco quello.

Vado ad aprirmi l'ennesimo pacchetto di crackers.
E IO ODIO I CRACKERS.

venerdì, luglio 09, 2010

ne vogliamo parlare?

E quando ammicchi con il meglio della tua favella a un bel ragazzo.

Ok, ambito di lavoro.
ma non c'era quella statistica che si trovavano un sacco di amori sul lavoro?


Dicevo, tu sei lì che fai la splendida e in ogni caso gli dai i dati che gli servono.

E lui chiude la conversazione con un:

GRAZIE SCIROPZ, GENTILISSIMA!

In un attimo senti la tua bella faccia stamparsi sul quadretto di impiegata del mese.
E sei certa che non lo sentirai mai più.

... quando si comincia a parlare da sola

Oggi ho fatto quello che io definisco:
l'ultimo passo verso la consapevolezza della solitudine.

Lavoravo (non faccio altro, sai la novità)
Ho fatto qualche verifica.
Ho riscontrato che i risultati non erano solo nella mia testa...

e mi sono mandata una mail per ricordarmi quanto sono brava.

La mail iniziava così:
"Non so con chi condividerlo se non con te. Scusa se lo faccio.. Ma non riesco a trattenermi. A me questa sembra una vittoria e volevo condividerla."

So a chi avrei voluto spedirla, ma so anche che su questo terreno non dialoghiamo, non andiamo da nessuna parte, c'è spazio solo per sentirsi risarciti
e io ora voglio di più.

Mi ha fatto piacere riceverla :-)
(anche se io faccio appena un uno.. altro che due)

mercoledì, luglio 07, 2010

Punti di vista

Sto cercando casa.
Il mio balcone è fiorito come una serra.
Le persone, principalmente, mi urtano.

Come puoi aiutarmi, amico?

A. (il dubbio che ciò che c'è non c'è)
dicendo che mi aiuti, ma lo dici solo e non lo fai. Non mi dici guarda cosa ho trovato, ti accompagno? Senti quella persona, quel mio amico vende, quell'altro ha un manuale del giardino perfetto.
Non lo fai, stai lì a dare una disponibilità che non so che forma ha.
B.(schiaffo in faccia come un bel pugno la mia felicità)
dicendo che sei felicissimo, sposatissimo, innamoratissimo... Ah e ho detto a un tipo a una festa a cui non ti ho invitato che sei una persona da conoscere (!!?!!)
C. (Who do you think you are...and, above all, who cares?)
fregandotene (e qui sono in tanti, eh)
D. (sono scorbutico, isterico, magari tra un mese non ti parlo più, ma ti ho sentito chiedere senza un suono)
alzando il telefono, dicendomi: scrivi. Blaterando di indirizzi che trovi col naso all'insù in zone che non posso permettermi. Ma dici: e tu prova, noooo? E poi devi trovare casa, il resto aspetta.

Principalmente, le persone mi urtano.
E io sto diventando urticante.


E una ruga, nuova, taglia in due una fronte che oggi è preoccupata,
non solo per se stessa e, per una volta, non solo per te.

martedì, luglio 06, 2010

respect

I cretini son sempre presenti all'appello.

"ABBELLLAAA' allora ci vediamo??"
"no"
"Epperché?"
"intanto non mi hai invitato, ti sei posto in una maniera cafona, non credo che tu voglia andare più in là del letto...E anche per raggiungere quello non è che ti sei dato un gran da fare"
"..."
"E poi, per dirla tutta. Ma tu davvero pensavi di suscitare la mia attenzione con 'sta pietà di approccio? Con le frasi in cui tutto finisce in ino/ina da fotina a cosina a pochino a minchioncino? Sai, ti svelo un segreto... NON ARRIVI MANCO AI MIEI TACCHI CON UN APPROCCIO COSI', cresci e magari poi ne riparliamo, cretINO"

E questa sera esco per me, che mi pare già tanto di questi tempi.

Ah, vi aggiorno...
Il pasticcere oggi aveva moglie incinta e figlio piccolo al seguito.
Dopo avermi lanciato sguardi lunghi e carichi di aspettativa tutta la mattina.

lunedì, luglio 05, 2010

a volte...

L'uomo più forte del mondo
è fragile
e non sa come avvicinarsi

la donna più resistente del pianeta
è infranta
e non sa come ricomporre i pezzi e scacciare la delusione

il principino più dolce e accudente del mondo
è isterico
e non riesce a uscirne e forse l'uscita non la vede manco più

l'uomo più bello e sexy dell'universo
è di un'altra
e non vuole mollare la presa con me e io non so resistere a lui e alla sua pelle

il pasticcere più scorbutico e attraente di Torino
ha un anello al dito
che non lascia dubbi, non ne lascia manco uno

l'uomo più cretino del paese
è cretino
e non credo ci sia manco la percezione di dover porre rimedio

Ma dell'ultimo, me ne frega assai poco. DICIAMOLO.
ANCHE SE NEGLI ULTIMI MESI E' IL PRIMO CHE MI APPROCCIA E NON E', NELL'ORDINE:
il mio ex, un uomo impossibile, di un'altra, non interessato.

ah beh..

lunedì, giugno 28, 2010

Il giardino che nessuno si ferma a guardare

Sono giorni di assoluta tristezza.
Provo con tutte le mie forze, e chi mi conosce sa che ne ho da piegare i metalli, ma non se ne va.

Resta sottile e profonda in ogni gesto, anche quelli per cacciarla via.

Il mio balcone è fiorito di inaspettata bellezza, ma per farlo vedere ho dovuto usare la tecnologia. Via cellulare, via mail, via facebook.
Non vivo sulla luna, ma quella porta in fondo al mio bellissimo balcone non l'ha varcata nessuno.

Raccolgo le foglie secche, pulisco i vasi, guardo i boccioli. Penso,
sarebbe bella una cena in questa casa.
Ma non ho più le energie.

Se dico IO ME NE FREGO
oggi
oggi fa malissimo.

Mi ricordo le risate e le cene, in cui le mani erano quattro e le nevrosi si appiattivano sul tuo petto.
Le ricordo, ma non le sento più.

Porto la bici ad aggiustare, sono una signora io, le cose me le faccio riparare.
Ma il salotto con le ruote per aria, il grasso per terra e lo sguardo stralunato di chi entrava e non capiva,

lo rivorrei oggi stesso.

Guardo poco in giro, ma a chi mi avvicina apro la porta, un pochino anche quella del cuore (anche se mi fa paura perchè lo sento ancora così fragile).

Penso, forse scioccamente: "se mi cerchi significa che mi vuoi,
qualsiasi cosa tu voglia, parte da te".

E invece sento chiudersi in fretta le porte,
perché io sono un morso sulla via delle possibilità.
C'è qualcun'altra che sarà più amica, sarà più amante, sarà meno puttana, sarà più bella, sarà più intelligente
(o spesso ho l'impressione che sarebbe meglio se lo fosse meno)
SARA' MEGLIO DI ME

E io resto sull'uscio del mio giardino che nessuno si ferma a guardare.

Sento la mancanza della pioggia, sento l'arsura farsi avanti piano piano.

Sento il silenzio intorno

e lo odio.

giovedì, giugno 24, 2010

...fiorire


eccolo qua il mio inatteso regalo di inizio settimana.

Lunedì apro la porta di casa (io vivo in una casa di ringhiera in cui abito solo io, ma il balcone è accessibile anche ai vicini, per stendere, per sicurezza, per abitudine a farzi i cazzi altrui :-) )

Apro la porta di casa e...
La sera prima, escludendo uno sparuto vaso di garofani, era vuoto.
Al mattino era la serra che vedete sopra.

Mi è sembrato un magico inizio di settimana, bello a prescindere.

Poi scopro che...
Vicina: ciao nuova inquilina Sciropz che da poca confidenza
Sciropz: ciao vicina carina ma un po' impicciona
Vicina: noi si parte per le ferie e visto che i vasi stagionali li avrei buttati via e a te piacciono i fiori...ho pensato, magari le fa piacere tenerli!
Non devi per forza averne cura, a me basta che mi restituisci i vasi a ottobre.
Sciropz: (l'avevo detto vero che sei un po' impicciona? Però...) E' il regalo più bello che potevi farmi, sono bellissimi e sarà un piacere averne cura. E si, io adoro i fiori.

E ora sono qui, che guardo questo balcone e la sua inaspettata bellezza.

E un po' mi commuovo.

23 giugno

01:21
finalmente piango

Non si celebrano le sconfitte

già

Magari si celebrano le sopravvivenze.

Ma no

meglio altro

che sciocca, anche solo averlo sperato

CHE SCIOCCA

e il mio balcone è fiorito, bellissimo. Ma tu non l'hai visto.

martedì, giugno 08, 2010

Mai una volta...

... che mi sbagli.
BINGO
sospetto centrato in pieno.

E mo' son cazzi.

lunedì, giugno 07, 2010

l'abito migliore e 20 euro di taxi

L'armatura scintilla.
Sotto i colpi che arrivano.
Sotto chi ti guarda e ti adora e non sa la sofferenza che sai.
Sotto chi ti guarda e prova sollievo per la cattiveria che non provi.
Sotto chi pensa che tutto questo è meraviglioso e non vede il terreno franare sotto i tuoi piedi.
Non vede il buco profondo nel tuo cuore farsi voragine e inghiottire tutto.
Il bene, il male, il dolce, il salato.
Non vede la tremenda forza con cui a stento ti tieni a galla.
E ce la fai.
Ma quale prezzo? Quale stramaledettissimo prezzo?

domenica, giugno 06, 2010

Repetita non iuvant

Quando arrivai a Torino il primo anno ero una studentessa universitaria appena maggiorenne.
Cercavamo casa con due amiche. Tipico affitto da studentesse.
La casa l'abbiamo cercata io, le mie amiche... e i loro genitori.

Oggi, nel mio abito migliore, sicura e indipendente, quando mi sono congedata dall'agente immobiliare ho dato un'occhiata al cliente successivo.

Erano una coppia, lei forse qualche anno in meno di me, ma non molti.
E i genitori di lei.

Ho stretto la mano all'agente bambino, ho sorriso sicura.

E ho pensato che almeno una volta in vita mia vorrei lamentarmi
che i miei mi stanno troppo addosso.

Forse, ora che sono sola, un po' di più.

Poi ho fatto il solito.

Ho chiamato un'amica in difficoltà, cercando di non passarle neanche un po' della mia amarezza, che a divider le lacrime c'è sempre tempo.
Ho sentito le persone a cui volevo dire come era la casa (non gli ho detto che fino all'angolo della piazza ho sperato di vederle sotto il portone della casa ad aspettarmi).
Ho sperato che altre mi chiamassero, senza risultato.
Ho mandato messaggi a chi "col cazzo che ti lascio passare liscio questo silenzio"... e il silenzio è restato liscissimo

Ho preso un bel gelato, ho stretto le spalle e ho pensato che, dopo tutto,
se ce l'ho fatta fino ad ora non c'è motivo di temere per il futuro.

venerdì, giugno 04, 2010

Il sospetto

Non ho molte amiche.
Problemi di comunicazione, orso io, orse loro...
Boh?
Sta di fatto che quando individuo una donna con cui sento una certa affinità, poiché è cosa rara, cerco di "scassare" le mie difese e di avvicinarla.

In genere sono discreti buchi nell'acqua.

Nell'ultimo caso siamo sul bordo di un pericoloso problema.

Tipa interessante, forte, potenzialmente affine.
La avvicino (sempre perché io prendo quello che voglio)
E ci troviamo proprio su un sacco di cose, argomenti, pensieri e desideri.

E probabilmente è innamorata, non ricambiata, di una persona a cui io sono pericolosamente vicina, anche se solo come amica.

Il punto è.

quando scatterà la gelosia?

e se scatterà.

Sarà l'ennesima conferma che io e le amicizie femminili proprio no, non ce n'è?

Spero di sbagliarmi, di aver individuato male il soggetto maschile in questione, di essermi fatta i miei soliti numeri mentali, di aver capito male.

Spero, francamente, di non essere perspicace come invece so di essere.
Spero male, insomma.

giovedì, giugno 03, 2010

Ricordi

Non so perché proprio oggi mi è venuto in mente.
Ma deve essere il caldo, la sensazione di pigrizia morbida che prende quando un inaspettato giorno di vacanza divide in due una settimana.
La sensazione che l'estate è vicina.

Non è un bel ricordo, ma ora, nella memoria, non è nemmeno più un brutto ricordo. E'.

Era estate, ero al mare con i miei.
Avrò avuto 12-13 anni, non di più.

Arrivò una strana telefonata di mia nonna da casa, aveva grandinato e, sembrava (anche se crescendo ho imparato che la modalità della tragedia nel raccontare le cose è, appunto, una modalità, non la sostanziale realtà)
dicevo, sembrava che il raccolto fosse compromesso in maniera molto grave.

Mio padre alla modalità tragedia di mia nonna reagiva sempre molto male, rendendo catastrofe la tragedia.
Mia madre è sempre stata la donna cuscino, attutisce i suoi umori, rende soffice ogni cosa intorno a lui...gli ovatta la vita.
C'erano anche le mie sorelline, troppo piccole per capire il turbamento senza interpretarlo male e spaventarsi.

Ricordo il mio goffo tentativo di rendere un po' serena l'atmosfera.

Ricordo che dissi che non era poi così grave, che tutto si sarebbe aggiustato.
(la campagna non è e non è mai stata l'attività principale di mio padre)

Ricordo la sua rabbia nel dirmi che non capivo niente e il mio tentativo di reggere la discussione.

Ricordo che mi disse che potevo anche andarmene da quella casa, che a lui non importava nulla.

Ricordo me per strada con il portafoglino di perline (chissà se si usa ancora tra le ragazzine) che marcio decisa (e piangendo)
verso la stazione.

Ricordo mia madre che mi viene a riprendere e mi dice: lo sai che non lo pensa.

Ricordo di non averle creduto.
Ma di aver pensato che da sola stavo peggio.

Non mi chiese mai scusa e non mi disse mai mi dispiace. Lo feci io.

Strano ma non inconsueto che questo ricordo sia affiorato ora.

mercoledì, giugno 02, 2010

Metti una sera a cena... Un amico

Io forzo sempre la mano.
Sono abituata da sempre che ciò che voglio non mi aiuta nessuno ad averlo e tanto meno mi agevola ad averlo.

quindi prendo e forzo.

Voglio te, ti prendo.
Voglio la tua amicizia, me la conquisto.
Voglio uscire a cena, ti invito.

(ammetto che sugli addii invece sono una frana, ma sugli incipit sono nel mio regno)

Se poi mi stupisci e mi dici: ma no, a cena vieni tu da me.
Io raccolgo la palla e gioco con te... E a cena ci vengo si, ma cuciniamo insieme.

Ed è semplice, è bello. E' anche una scoperta, dei ritmi, delle attenzioni e delle intollerabili mancanze da chi non cucina mai (il risooooo! l'ho dimenticato nella pentola a pressioneeee - col fuoco acceso, ovvio)

Con le mie paure sceme: oddio io ho paura esploda la pentola a pressione...e poi....onnnoooo! Hai il tritarifiuti nel lavandino, quello che mangia le mani??
(tranquilli, sull'invenzione del fuoco sono aggiornata)

E ringraziare il cielo perché ti ho portato quasi un kilo di pollo (maledetta indole cuneese della paura di far morire gli ospiti di fame) MA...
L'abbiamo cucinato tutto (con tuo stupore, perché "per me il pollo al curry era pollo e curry, mica immaginavo che ci potessero essere tutti questi ingredienti!")
E te lo sei mangiato tutto senza neanche pensarci su, felice per il dono.

Io amo le persone golose.

mercoledì, maggio 26, 2010

La quasi adatta

Il mondo è fatto di coscienze divise, ciascuna isolata nella sua illusione sensoriale, le quali scorrono in un vuoto senza qualità.
[Peter Høeg, I quasi adatti, 1996]

C'è chi si sposa in chiesa, perché tanto credente... E incinta.
C'è chi si tromba anche i muri... Ma la fidanzata, a casa, è seria e vereconda.
C'è chi non prende mai una posizione, così è amico di tutti... Sicuramente di nessuno.
C'è chi ha moglie e figli... Ma ti chiede: come stai? Mi fai vedere una tetta su skype?
C'è chi si offende se gli dici no e pacatamente lo motivi... Preferirebbe si, anche se sa che menti.
C'è chi ti dice: "Vergogna!"... E in realtà ti invidia.
C'è chi ti mente e cerca di non averti mai conosciuto... Poi lo scopri e ti dice: ti vedrei anche subito.

E poi ci sono io
Se proprio proprio non vi riesce di NON GIUDICARMI e di fare di me una strega. Ecco, se proprio non vi riesce.
Potete almeno levarvi di torno?

lunedì, maggio 24, 2010

AUGURI

a me.
Punto.


vedi che alla fine l'abbiamo messa Wonderwall?
;-) Love you. More than I can say, maybe more than I can stand for.

venerdì, maggio 21, 2010

I deserve more

Lui: ero tentato di prendere la strada per Torino e venire da te
Sciropz: e perché non l'hai fatto? Anche se so che è una domanda retorica, non puoi, vista la tua situazione.
(e voglio essere ironica, davvero)
Lui: eh ma no, è che due settimane fa quando ti ho detto, potrei strappare una notte e venire da te, mi hai detto che non era un bel periodo e preferivi di no.
Sciropz: certo, era appena morto mio zio. Non volevo vedere nessuno, ma questo due settimane fa, se temevi il mio umore persistente bastava chiamarmi e chiedermi se stavo meglio e se si chiedermi di venirmi a trovare
Sciropz: ma per te non è semplice! Tutti uguali voi (... impegnati. Di nuovo ironica, voglio tirar fuori il rospo)
Lui: ma guarda che io venivo su anche solo per una birra e rivederti! Mi offende che tu mi giudichi così
Sciropz: l'ultima volta che ti ho chiarito che ti avrei rivisto da amica e nulla più mi hai tenuto il muso e te la sei presa dicendomi che ti avevo frainteso (se fosse stato vero che ti avevo frainteso non ti saresti offeso, ci avresti riso)
Sciropz: tu non lo dici alla tua compagna che vieni a trovarmi, come devo interpretare questa cosa, io?
Quando ero fidanzata, non ho mai temuto di dire al mio lui: vado a trovare questo o quello, se erano amici e basta e ti garantisco che ne ho pagato le profumate conseguenze della mia trasparenza.
Lui: eh, ma come giustifico che sono nel posto B e raggiungo il posto A
Sciropz: dicendo la verità, che ti va di andare a trovare un'amica.
(ma non è la verità...vero?)

Non giudico, mai. Pretendo l'onestà, sempre.

giovedì, maggio 20, 2010

Miracolosamente


puoi ferirmi
puoi deludermi
puoi essere come sei... e non va bene per me, purtroppo
puoi prendere senza dare
puoi dire la cosa peggiore nel momento peggiore

puoi

io mi rialzerò sempre.
Perché per quanto tu, generico tu che continuo a incrociare senza fermare,
ti possa impegnare

c'è chi ha fatto peggio di te
e tu quel dolore, non lo potrai mai eguagliare.

Ma ti stai impegnando, lo ammetto.

martedì, maggio 18, 2010

J'adore

Dialogo via chat su Facebook con un amico.
Nel mentre l'amico mi manda una mail su una cosa che dovevo leggere.

Così cominciamo a chattare
e a risponderci via mail

a un certo punto gli faccio:

Ma tu non pensi che sia patologico che noi si chatti...
mentre ci mandiamo le mail?!?


DRIIIN

sms: se vuoi ti mando anche un sms

E' malattia mentale, per entrambi.

shock e sciocca

Che una non sa mai cosa le può capitare.

Sciropz at the disco
i pensieri sono in grigio (o sono grigi...fate voi)

Sciropz:
Ciao Barista un po' tamarro ma carino mi fai un vodka orange?
Barista: cooosa?
Sciropz: UNA V O D K A O R A N G E!!

Il barista fa leva sul bancone e si sporge verso di me


Sciropz: pensando che il barista sia sordo e vabbè la musica è alta... U N A V O D K..

Il barista mi prende con le mani il viso e mi bacia
e mica come un fratello

e io glielo lascio fare

Perché sono sciocca e perché è una vita che così non mi bacia nessuno

Poi mi ripiglio.

Sciropz: ma me la fai o no 'sta vodka orange??

Però resta un dubbio.
Quale differenza c'è negli occhi degli altri tra
disperata e irresistibile?
Quale differenza c'è nel mio cuore tra
disperata e irresistibile?

La vodka orange era buona.
Il barista stronzo ma bono.
La notte lunga.

La persona che avrei dovuto vedere e invece ho solo guardato..
lontana.
Ma a tenerla lontana ci ho pensato io.

Sarà la primavera...

domenica, maggio 16, 2010

La vita

15/5/2010
Mattia

Porti la luce, proprio quando sembrava tutto buio.
Porti la vita.

Zia ti ha accolto con un urlo e una notte di follie.
Perché un miracolo va celebrato con gioia, con follia...
con amore incondizionato.
Col tempo impareremo a conoscerci e, magari,
un po' di bene me ne vorrai anche tu.

giovedì, maggio 13, 2010

denti stretti

Oggi, come ieri...
Come da un secolo.

Denti stretti e addominali tesi.

Un gancio può sempre colpirmi
Un pugno può sempre arrivare, dritto alla bocca dello stomaco.

e, statisticamente, negli ultimi tempi ne sono arrivati parecchi.

Sono una roccia, sono una roccia, sono una roccia.
A forza di dirmelo mi sgretolerò.

mercoledì, maggio 12, 2010

proprio brava

sei proprio brava tu
che fai di ogni giorno uno giorno in cui ti vivi la tua seconda vita
al riparo

sei proprio brava tu
che tutte le cose le hai fatte al momento giusto
e ora ti godi quelle che hai lasciato indietro, perdessi mai qualcosa.

sei proprio brava tu
che sembri e non sei e lo sai.
e per questo abbassi lo sguardo

sei proprio brava tu


Io invece son proprio cattiva, quasi "grama"
che a stento vivo una vita e già che c'è la vivo con affanno

Sono proprio cattiva io
che le cose mai al momento giusto
e indietro non lascio rimpianti, ma macerie uh, quelle a palate

Sono proprio cattiva io
che sono e lo so
e non abbasso lo sguardo. MAI

SON PROPRIO CATTIVA IO
...quindi fanculizzati
tu e le tue selezioni musicali del cazzo che paiono tirate fuori dal copia e incolla.

E che normalmente mi farebbero sorridere.
Ma oggi no
oggi mi fanno solo incazzare.

vocine

Che io le sento...anche ora, belle chiare e pimpanti.
Ma mica le ascolto.

Il mio primo amore, lui 16 e io 13 anni, era bello, interessante, affascinante, selvatico e...
Studiava per diventare stilista e ascoltava i Culture Club.

QUALCOSA MI AVREBBE DOVUTO INSOSPETTIRE

venerdì, maggio 07, 2010

L'accoglienza e l'amore

Oggi, più in generale in questo periodo.
Mi va di raccontarvi una storia.
Parla di camminare insieme, di scegliersi.
Di non farsi troppe domande.
Oggi, dopo l'ennesimo uomo che non gioca con me, che prima tira la palla e io rispondo lanciandola perché il gioco cominci e invece la palla cade a terra.
Ecco, oggi mi va di raccontarvi una storia.
Una storia che parla di me, della mia famiglia, di come sono stata educata all'accoglienza e all'amore.

Rico non era mio zio.
In un mondo disabituato alla generosità e all'accoglienza tocca dare un legame chiaro alle persone. Rassicurante e definito.

Venne in cerca di fortuna nel "ricco" nord più di cinquant'anni fa.
Era un ragazzino, uno di quelli che la fame l'aveva patita davvero.
Bussò alla porta dei miei nonni, dove un papà bambino aprì, lo guardò come il fratello che non ebbe mai e gli sorrise.
Era un cuore semplice che non aveva avuto molto dalla vita fino a quel momento: sacco in spalla e via, fino a quella porta.
Quella porta si aprì non solo verso il futuro, ma anche verso una nuova famiglia, una casa.
Una famiglia che non sa abbracciare con le braccia e che non ha mai fatto dell'accoglienza carità.

Non si possono raccontare cinquant'anni in poche righe.
Come quando, dopo un terribile incidente, al risveglio in ospedale non ricordava più il suo dialetto di origine. Ma parlava perfettamente il piemontese, e non smise mai di parlarlo, lui, con quella faccia scura e buona che parlava del sole caldo della Calabria.
O come quando, di nascosto da mamma, mi regalava le Kinder Fiesta..che al tempo erano praticamente inzuppate di liquore...e io avrò avuto 5 anni!
O della faccia dispiaciuta che faceva ogni volta che io e le mie sorelle litigavamo, un po' più dispiaciuta man mano che questi litigi capitavano da grandi.

Del suo essere sempre un passo dietro mio padre, benevolo con i suoi capricci da piccolo re di una casa di donne.

Testardo senza pari, senza mezze misure, anche quando esserlo costava più a lui che a ogni altro.

Lui che in questa famiglia ci capitò per esigenza, si fermò perché altro non voleva.
Non si fece mai una famiglia sua...Ma siete voi la mia famiglia! Mi disse una volta che, piccola e curiosa, gli chiesi perché non si era sposato.

No, non era mio zio.
Ma non avremmo potuto amarlo di più.

giovedì, maggio 06, 2010

Ciao Rico



Avevi un nome bellissimo e importante: Ulderico.
Ma tu eri semplice e ti piaceva essere Rico.
Ti ho voluto bene, davvero.
03/05/2010

domenica, maggio 02, 2010

Touch me or leave me alone

Parlo con tante persone, tante storie che arrivano tra le mie mani, anche quando le mie mani son piene di matasse da sbrogliare.
E poi guardo le matasse e mi rendo conto che sono della stessa sostanza di quei volti che, per un attimo o una vita, condividono le loro ansie, la loro voglia di stare al mondo, con me.

Toccarsi è difficile (niente ironia che son seria)
Prendersi per mano, abbracciarsi, baciarsi, stringersi forte.
Fare una carezza.
Raccogliere un sorriso con le braccia spalancate.
E' difficilissmo.
Se sei ferito, solo, difeso...E' quasi impossibile.

Ma se lo vuoi, anche poco, anche niente, FALLO, sii goffo, impacciato.
Magari fuori tempo come quando decidevi di baciare la tua ragazza dei sogni e le davi una gran musata per il troppo slancio.
O le beccavi un piccolo angolo di bocca anziché la guancia...e quella volevi ma troppo timido per pretenderla.
Ma allunga quella cazzo di mano e TOCCA.

Che uno non deve elemosinare una carezza, né temerla.
Che una, e qui parlo di me, si stanca di essere un sogno che è fatto di ossessioni altrui e che non contiene neanche una cellula della mia pelle.
Involucro in cui infili desideri che non ti suscito ma che catalizzo intorno a te.

IO SONO CARNE VIVA.
E lo sei anche tu, per cui touch me or leave me alone.
E pretendilo da me, se a guardarti e non sfiorarti sono io.

sabato, maggio 01, 2010

Let him go

Se ami qualcosa lasciala andare via, solo se torna sarà veramente tua.
(Jim Morrison)

che poi mio non sei stato mai, tu sei tuo e a me,
nonostante me,
questo piace di te.


Mia piccola Amelie, lei non ha le ossa di vetro.
Lei può scontrarsi con la vita.
Se lei si lascia scappare questa occasione, con il tempo, sarà il suo cuore che diventerà secco e fragile come il mio scheletro.
Perciò si lanci... Accidenti a lei.

venerdì, aprile 30, 2010

Della generosità e dintorni

Sono sempre stata generosa, non intendo imbrodarmi di lodi,
ma riconoscermi il mio.
Non serbo rancore, non chiedo moneta sonante in cambio.

Semplicemente sono contenta di accontentare e di condividere.

Ma mi sto stufando, mi sto stufando di me.

E se fosse tempo di diventare egoista, di mettere i bisogni degli altri in secondo piano, sempre e comunque?
Tempo di fregarmene, di non insegnare, di non comprendere, di non regalare energie, progetti, dedizione.

E se fosse tempo per me?

Che poi dopo tre settimane di grande slancio,
un numero di telefono poteva pure scriverlo,
anche se non era finalizzato a finire a letto
(che ormai pare l'unico motivo per cui ci si conosce e ci si piace)
E io, vestita anni 30, sarei stata divina.

ecco.
(è una lunga storia)

sabato, aprile 24, 2010

No, non ci disturbi affatto

ore 6 del mattino
Mr. Big: vabbè...se devo lasciarvi soli, che così continuate questo scambio di amorosi sensi, se non sono di troppo..
Sciropz e G in coro: tranquillo, non ci disturbi affatto!

e poi uscire libera per la città con in mano le scarpe e farmi tutta Porta Palazzo scalza (alicina, si lo so, sono una scellerata sprezzante del pericolo) nel timido risveglio di una città operosa.

Far mente locale sul fatto che mai più lavorerò come è stato nelle ultime 3 settimane, con la sensazione perenne di aspettare un pugno nello stomaco.

Pensare che alcuni uomini ti conquistano per quel fondo di amarezza che leggi tra una risata e un sarcasmo impareggiabile anche per me che sono una regina del sarcasmo.

Sapere che altri ti saranno nel cuore, saldamente attaccati, per sempre.

E sopra ogni cosa.
Aver polverizzato due "concorrenti" perché quando la Sciropz parte all'attacco e indossa i panni di WonderSciropz, scarpe comprese...
NON CE NE E' PER NESSUNO

lunedì, aprile 19, 2010

Grazia, Graziella e...Grazie al cazzo!

Lui: ho trovato il mio Frankenstein dellammore
Io: ???
Lui: (n.d.a. le lettere sono a caso...tsè)
la testa di A
il corpo di H
e l'accoglienza e la cura sei tu Sciropz

Perché ho la vaga sensazione di sapere chi sono IO delle 3 G??

sabato, aprile 17, 2010

nel mentre

Mentre stringo le spalle infreddolita da questa mattina grigiolina di pioggia.
Mentre tengo a bada un groppo in gola che non sale e non scende.
Mentre scruto in una vetrina e cerco di amare quel viso stanco che mi guarda.
Mentre mentalmente mi ripeto che non è colpa mia,
che io più di così proprio non potevo, che a poterlo l'avrei fatto si.

E poi un pensiero triste. Tutto passa.
Oasis (1991 - 28 agosto 2009)...ed io ero in viaggio con in valigia pezzi di me.
"I hope the weather is calm as you sail up your heavenly stream
Suspended clear in the sky are the words that we sing in our dreams
Let there be love - Let there be love

Come on baby blue
Shake up your tired eyes
The world is waiting for you
May all your dreaming fill the empty sky"

venerdì, aprile 16, 2010

il gesto e il tuffo al cuore...vuoto

Una si ritrova così.
Un giorno
Senza ben capire perché o per come.
Una cena con tante persone
Non è una cena divertente, ognuno porta con sé il carico di una lunga settimana.
Ma si fa quel che si può, e lo si fa bene, tutto sommato.

E poi lui, mai notato prima, anzi un po' pure scartato, diciamolo.
Troppo ragazzo, troppo stralunato, troppo distante da ogni attrazione adulta.

E il gesto

Mica una cosa folle, niente di che. Niente per me, tra l'altro.

Lui si leva la giacca e con un gesto, uno solo
Si sfila il maglione.

Un braccio (diventato più forte e uomo, lo ammetto)
passa dietro alla testa
la mano afferra il collo del maglione
inarca la schiena
e se lo sfila dalla testa


un gesto semplice e perfetto

e io sento un tuffo al cuore

Un cuore piuttosto vuoto direi,
se si sente l'eco di un gesto così piccolo.

venerdì, aprile 09, 2010

Ce la raccontiamo?

a volte,da donna...Si fan ragionamenti proprio contorti.
Come ad ascoltare questa canzone
E SENTIRSI COMPLETAMENTE DA AMBO LE PARTI...lei e lei
per uomini diversi,

e sapere
o temere

che forse non si è da nessuna delle due parti...
forse si è in un limbo in cui tutto scivola, neanche tanto lento.
mal di stomaco.
forte.


e pensare che una volta ero solo una first lady...e pensavo che mai e poi mai.
Mai dire mai
Tipo che la corona non ti sta in testa per sempre,
ma la sensazione di regnare si.
E che a volte il frutto sei tu a farti ladra
e cercare di rubarlo a lei.
Tu che non avresti detto mai.

Mai dire mai

sabato, aprile 03, 2010

e tu come stai?


oh, bene
anzi benissimo
anzi, sto così bene che mi ammazzerei


beh
Buona Pasqua
vado in doccia e spero di uscire tra una settimana, lavata dentro e fuori.
Svuotata di pensieri
purificata da tensioni

Liberata da fantasmi
Rassicurata che se detesto una cosa o una persona
NE HO IL DIRITTO
perché non ho mai fatto sconti a me,
per quale ridicolo motivo li dovrei fare ad altri?

che salmonare è uno stile di vita
Come se fosse facile

venerdì, aprile 02, 2010

Le onde.

La casa vive solo se piena di amici.
Chi con batuffole dal sorriso a denti larghi e aperti al mondo che verrà.
Chi fugge dall'amore, ma ne resta incantato e così incanta anche me, perché ci vuole coraggio a volere l'amore.
Chi con quello sguardo mi ha rapito l'anima e sa

si lo sa

che gli vorrò bene sempre, anche quando sarà capace di ferirmi a morte.
Ma soprattutto quando come gatto furtivo rasperà alla porta appena chiusa
e chiederà: perché mi vuoi qui?

lo sai...
"se apro una mano trovo te e se guardo lontano vedo te...con o senza te"

In fondo una casa non può che essere un porto
su cui onde di vita passano e lasciano
tracce di mare vissuto.
E il porto fermo e rassicurante resta lì, ad aspettare e accogliere.


mercoledì, marzo 24, 2010

Bonnie and Clyde

Esistono territori che uno non dovrebbe mai mettere in discussione..
CHE VANNO LASCIATI INESPLORATI

Il crimine è uno di quei territori.

Dopo una lauta cena giaps i nostri due eroi si avventurano alla metropolitana.
Poiché i due loschi figuri sono avvezzi ad azioni scaltre e illegali,
alla metropolitana ci arrivano muniti di 12 biglietti acquistati perchè...
NON SI SA MAI

Presi dall'euforia del saké si danno al seguente surreale dialogo:
Orsetto: scavalchiamo!
Sciropz: ma proprio sullo sportello Ipovedenti
Orsetto: effettivamente, vabbé...timbriamo
Sciropz: però anche noi, son le 23 e mezza, non dico fare il parkour, ma potevamo passare in due con un biglietto
Orsetto: ma che scemi vero...vabbé...ormai è andata.

...

Dopo il breve viaggio (per ora a Gianduialand la metro è micro).
Ancora sotto l'effetto della grappa e dei quintali di sushi si avventurano felici verso l'uscita

PREGO, FAVORITE IL BIGLETTO?

E A QUEL PUNTO, pur muniti di regolare e timbrato biglietto,
il solo pensiero di aver pensato di fare i furbi getta i nostri nel panico


Orsetto quasi si denuda nella ricerca del biglietto perduto..
Orsetto: non lo trovo, c'era, oddio... Aspetta, nei pantaloni, nella giacca, nel portafoglio, nella camicia....ma l'avrò mica messo nelle mutande?

Sciropz mica è da meno...solo un pelo più dignitosa
Tiro fuori i miei due biglietti della sera (andata e ritorno, che credete...noi dei veri delinquenti)
E CON ORRORE
realizzo che sul ritorno la timbratura
NON SI VEDE, IL BIGLIETTO PARE NUOVO COME MAMMA L'HA FATTO


a quel punto, con orsetto che si denuda, i due (DUE!!!) controllori che ci guardano interrogativi, la Sciropz deve trovare una strategia per il suo biglietto NUOVO MA NO CHE NON E' NUOVO.

Sciropz: senta controllore...non ci vedo bene, può vedere lei quale biglietto le devo dare?

E SMAZZA AL NOSTRO: biglietti del tram, scontrini, biglietti da visita, un chewingum, la biro..

Orsetto è nudo con un biglietto (pure lui immacolato ma no) e Sciropz ha fatto la vecchia signora cieca e rimbambita.

Impietositi ci han fatto passare.

NON PAGHI, i nostri due eroi...

Orsetto: ahah! Ma se non si vede il timbro io lo riuso il biglietto...vado sul tram e ciao ciao

Sciropz: sarebbe bello, peccato che i controllori se lo siano tenuto.

sabato, marzo 20, 2010

while we're living...

I'll paint you the picture
'Cause I don't think you live round here no more
I've never even seen
The key to the door
We only get what we will settle for

la porta si chiude...

e lascia il silenzio che rimbomba tra queste pareti.
Sono stanca
Sono ancora in ufficio
che sento più casa di casa.

Qui mi occupo di qualcosa, qualcuno.
Di rendere felice e di aggiustare le cose.

Qui sento di avere uno scopo,
e sento anche che mi sto ingannando...
Ma anche che non so come altro essere felice.

Intorno le cose si allontanano, proprio quando le vorrei più vicine.

Chi vede le madonne,
chi torna dalle sante,
chi cena col diavolo,
chi corre dietro alle briciole di bambine viziate,
chi si stringe agli affetti veri
e chi a casa aspetta che lui torni e lui tornerà.


Io sento solo un vuoto immenso.
E sono ferma qui a guardare un pozzo carico di tristezza.

Vorrei un sorriso che quando apro la porta di casa
spalanca il mio cuore e fa cadere l'armatura.

Casa è da pulire. Da tanto tempo.
E non ne ho voglia.

venerdì, marzo 12, 2010

una vita in mezzo...

Questo è stato un periodo davvero denso.

Una festa favolosa in maschera.
Come Betty Boop ho fatto la mia discreta figura :-)

Tanti sentimenti tutti ben mescolati
qualcuno importante, qualcuno no

Una nipotina che mi fa impazzire d'amore e che candida come la neve (che per inciso qui a Gianduialand ha smesso di scendere solo ieri!)
dicevo, una nipotina che se ne esce fuori con frasi tipo:

"sai zia, la mia sorellina nella pancia di mamma è un maschietto!"


Essere lo scoglio forte a cui qualcuno si aggrappa.

Essere il no di fronte a qualcuno che vorrebbe avvicinarti ma non come vuoi tu

Aver perso un dente e TUTTE le energie, tutte, con una bella influenza a fare da cornice.

Sapere che il tempo è poco, il desiderio è effimero e l'amore, anche se immenso, non è abbastanza.

Direi che se tiro un bilancio ho veramente tanto di cui dire grazie e tanto da raccontare o magari no.

EPPURE

mai come in questo periodo penso che vorrei semplicemente spegnermi e non riaccendermi più. Magari essere proprio io a pigiare il tasto off.

Non voglio spaventare nessuno, anche perché io per prima non lo sono.
E questo invece un po' mi spaventa

E' che essere gratificata dal rendere felici gli altri non mi basta più.
Pensavo di si e invece no.

e fuori, per ora, non sembra esserci molto di più.

"E' il sonno così profondo che, nè lo squillo del telefono, nè il rumore delle auto che passano fuori mi arrivano all'orecchio.
Nessun dolore nessuna tristezza laggiù: solo il mondo del sonno dove precipito con un colpo."
Sonno profondo, Banana Yoshimoto

venerdì, febbraio 26, 2010

FUORI

Il mondo è fuori
qui ora ci siamo solo io e te

...

e io come ti resisto?

mercoledì, febbraio 24, 2010

2003 settembre - 2004 marzo

Cerco di vedere i pezzi del puzzle.
Di non confondermi.
E trovo un pezzo uguale
Un pezzo che tu mi dissi: questo sono io.
Ma anche lui mi disse la stessa cosa.

Che il pezzo uguale sia io?


Vorrei sapere perché, ma, con le farfalle nello stomaco non sono mai stata così felice.
Felice di avere amore e di saperlo regalare.
E qui...ci sono io, soltanto io.

confusioni...e traffico

Se sono l'ultima a cui hai mandato messaggi ieri sera
se sono la prima (e vista l'ora: 6am..) a cui mandi messaggi questa mattina
se nel dirti buongiorno parte una sequenza di 20 messaggi

ecco

io mi confondo

o tu sei nel traffico e non sai che fare
o devo trovare presto una spiegazione che mi rassicuri

perché mi mette in confusione pensarti nel traffico da mesi.

E la confusione mi piace e ciò non va bene per niente.

lunedì, febbraio 22, 2010

Punti di Svista

Lui: sono all'ingresso!
Io: Oh cielo...
gla gla gla (gargarismi con il colluttorio)
frin frun fran (afferro qualcosa che non sembri un pigiama e lo metto)
rof rof rof (sciabatto fino ad aprire la porticina in fondo in fondo al ballatoio)


e poi il sospetto...
Ma l'ingresso di cosa?

Beh, un po' scema, ciabatte comprese, mi ci son sentita.
Ovviamente, non era l'ingresso di casa mia.

giovedì, febbraio 18, 2010

La stanza rossa

Il parco, la pioggia.
Passi attutiti dal nostro silenzio e dal continuo sfiorarsi di una mano,
un tocco lieve.

Ti giri con lo sguardo timido e imbarazzato, sorridi e mi dici: "che c'è?"

Lo sai che c'è e sai anche cosa non c'è.
Questa città ci ritaglia intorno un pomeriggio che non esiste
e noi avidi lo cogliamo.

Come le tue labbra e il tuo petto.
Che mi inchiodano a questo muro di una strada sconosciuta,
di una città eterna.

Basta, dici.
Ti allontani ma non abbastanza da smettere di sfiorarmi la mano.

Non dire basta, baciami ancora.

E il mondo è fuori, fuori dalla finestra, fuori ad attenderci questa sera, tra il quotidiano e il consueto.

Tutto scorre piano e lento come questo pomeriggio che non c'è.
Come la tua schiena quieta e il tuo respiro da guerriero a riposo...
Non lo dici, ma sento che questo riposo tu lo inseguivi da un po' e nonostante tutto pensi ancora di non meritarlo.

Ma chi può decidere cosa meritiamo se non noi?
Lo penso mentre accarezzo la tua testa morbida e seguo le linee del tuo viso farsi dolci e bambine tra le mie dita.

Ora io e te.
Il resto è fuori, il resto è poi.

domenica, gennaio 31, 2010

DNA

Lei - disperatissima -: Come si fa a leggere? Come si fa? Io non son capace a leggere!!!! Come si fa?

e giù di lacrime amare e inconsolabili

L'altra: Dai, leggo io. Cosa ti leggo?

Lei - con una lacrima a mezz'aria e una speranza -: questo

L'altra: L'annuario dei contribuenti?

Lei e l'altra son la mia adorata nipotina duenne e mia sorella.

Una sera, stanca e di rientro da casa dei miei, dove una nonna bis fa da lettore 24 ore su 24 a una spugna umana duenne,
mia nipote ha realizzato l'inconsolabilità di non poter fare, ancora, da sola.

Io la amo!!!

E poiché il DNA non è acqua,
cerco uomo per riprodurre un simile gioiellino :-)
Anche se per la riproduzione potrei pure farne a meno di un uomo...
Ah, la smania di fare da sola! :-P

Sulla scelta del libro....beh, è la nipote del cavaliere di denari o no??

E oggi ancora...

Domenica
giorno di riposo
giorno di festa


I miei non chiamano da un paio di settimane.
Ci sono sempre stata abituata, ma da quando la casa è vuota, l'eco di questa assenza è più pesante.
Ho anche fatto la contromossa, chiamo io, ma sentirmi dire "devo scappare, c'è tuo padre che chiama, c'è tua sorella che chiede, c'è tua nipote che urla..."
ecco poi pesa il doppio.

E alzarsi, senza averne voglia
e truccarmi,
io che lo faccio così poco, per dare una cera migliore a un brutto umore
e vestirmi, per uscire, non so bene dove

potrei stare tutto il giorno in casa, lo vorrei.
Ma è come stare allettati quando si è malati.

Ogni tanto devi girarti da un lato e poi dall'altro, sennò peggiori.

E in tutto questo sentire intorno le persone raccontarsi una favola
che non esiste,
solo perché hai candidamente ammesso che no, da sola non stai bene:
Ma sai che ora non ho più l'ansia se non esco tutte le sere?
(e tu sai che ce l'ha e che spippola sul cellulare come un pazzo alla ricerca di ganci nell'unica sera in cui non ha trovato nessuno)
Guarda che la solitudine non è male
(e a casa marito, figli e un focolare che parla di famiglia la aspetta...ah e mentre te lo dice la madre la chiama per sapere come sta)
Ma sai che ti farà bene stare sola
(e tuffa il volto in lenzuola che qualcuno ha amorevolmente lavato e stirato)

e tralascio le scene che mi fanno orrore, che vorrei neanche nominarle...
così magari non sono mai esistite

mercoledì, gennaio 27, 2010

ghiaccio bollente

Ore 00:17 di un giorno qualsiasi, o qualsiasi pare a me ora.

Sto urlando
e non emetto un suono.
Sto prendendo a calci il vento
e sono immobile.
Fuori nevica...
Anche dentro.

lunedì, gennaio 25, 2010

Bad romance

Domani voglio andare al cinema
E così scorro le programmazioni e anche le prossime proiezioni.
...
Baciami ancora
Scusami ma ti voglio sposare
...

e un pensiero

Ma ci prendete per il culo, cari registi?
Una va al cinema per sognare, per regalarsi due ore di straordinaria bellezza...
Mica per avere in wide screen
la visione del maschio che già si puppa tutti i giorni.

Aooooo!
Non siete tanto originali se ci descrivete, per l'ennesima volta, i maschi bambini che ci circondano e quelli che convolano a nozze si, ma con la nipote!

Di questo passo andrò a vedermi una rassicurante, maschia e confortante rassegna su Rocky.
Che io l'uomo che grida sopraffatto dalla sua stessa voce "Sciroooooppaaaaaa!"
ancora me lo sogno, nonostante Muccino&Co.

sabato, gennaio 23, 2010

castranti e castrati

Conversazione via chat
(ormai ci si riesce pure a urlare senza emettere un suono)

Lui: Ciao, come stai?
Sciropz: Ciao
Lui: ...
Sciropz: Magari prima di dirti come sto ti dico solo un paio di cose.
Lui: si, prego
Sciropz:
Siamo usciti a cena,
sono stata aperta e accogliente, anche nei confronti della tua ansia.
Ti ho suggerito la ricetta perfetta del tuo dolce preferito.
Ti ho risolto l'organizzazione di una cosa che non sapevi risolvere.
Ho sorriso del tuo entusiasmo nell'invitarmi con un "quando, presto vero?" a cena a casa tua.

E ho pensato che non avevi niente da dare A ME, niente da condividere.

Ma sono stanca di essere definita castrante e ti ho concesso una settimana.

Lui: ...
Sciropz: appunto.
Manco l'invito hai portato a termine. Ti ho concesso troppo.

Comunque devo ringraziarti, perché ho finalmente capito che non sono io a castrare...è che vi incontro già belli castrati.

Ciao

Lui: ciao.

Nota per me stessa: e sono pure un po' incazzata che quel dolce è il mio cavallo di battaglia...
Ma io non metto il copyright alla generosità.

sabato, gennaio 16, 2010

Mr BIG


(questo post è destinato ad essere incomprensibile per chi non segue Sex and the City e per chi non ha visto il film, adeguatevi, visto che il blog è mio e ci scrivo quel che dico io)

E se fosse così?
Che io l'ho incontrato e ora, ogni tentativo di scansarlo.
Di sostituirlo.
Di maledirlo per quanto mi fa star male.
E di amarlo per quel che fa e che a me sembra immenso.


E se fosse che ogni altro finirà sempre per sparire dietro al suo sorriso?


Mi ritroverò pure io con un uccello in testa a lanciargli il bouquet perché per l'ennesima volta mi ha mollato lì come un salame? Perché non gli ho tenuto forte la mano proprio quando lo voleva lui,
perché magari ero io quella a cui tenere la mano.


O forse la storia dell'uccello è già passata.
Ora attendo l'armadio, quando quell'ultimo paio di scarpe dichiara che non si può andar lontano dal proprio Mr Big,
si può solo scoprire di incontrarsi,
alla fine,
in quella immensa cabina armadio.

martedì, gennaio 12, 2010

play it loud

Sempre piaciuta.
Con un John Squire con ancora qualcosa da dire dopo gli Stone Roses.

Ci son giorni che io, questa canzone, la urlereeeeeeeiiiiiii. Tipo ora.

3 vs 1

tre:
1)un amico recuperato
2)una cena a cui sono stata invitata perché ero io e non tanto per
(a cui sono andata però con la febbre e me la sono portata dietro bene bene)
3)oggi si fa finalmente un lavoro importante a cui con ansia e dispendio energetico sto dietro da un po'.

e poi uno:
una cena per due a casa
ordinata con il mio account
ma non per me
di cui la mia fedele e di sicuro poco discreta email mi informa.

abbé...Forse mi offende un po' la leggerezza.
Per il resto direi che hanno ordinato cose buonissime.

giovedì, gennaio 07, 2010

SALVATEMPO

Del mio prossimo e venturo incontro già vi ho parlato.
Ma dell'esito già posso parlarvi.
A parte certe derive dark, credo che il tipo non sia adatto manco per idea alla Sciroppa, ma potrebbe essere perfetto per una mia amica.

E QUI SCATTA IL MIO NUOVO PROGETTO
Tenete presente che i fiumi di spumante e le colline di panettone degli ultimi 15 giorni hanno di molto variato la mia capacità di ragionare.

La mia proposta è LA COOPgirls
Ovvero, una cooperativa di amiche single che si prende a cuore le sorti del gruppo.
Il che significa che si esce anche con quelli non adatti ma magari perfetti per la tal amica. Ovvero si testa la merce e poi la si propone al gruppo.

Sembra una teoria folle (e lo è)
ma ha una serie di vantaggi infiniti.
Noi pischelle ci si lamenta che spesso che uscire è una gran perdita di tempo e noi pischelle manageriali tempo non ne abbiamo.
Bene, perdita di tempo per perdita di tempo, facciamo che non vada tutto perso. Io testo, tu testi, lei testa e poi ci scambiamo le figurine.

Svantaggi: bah...per ora, ma sarà l'ottimismo dell'imprenditrice, non ne vedo.