domenica, febbraio 20, 2011

Stupirsi... Maddechè?

Sto abituandomi alla parte cinica di me.
Nel senso che non sto attaccandola a botte di anticorpi e ho deciso che va bene lo stesso. Vado bene anche cinica.
Però poi mi scopro a sentire magma dentro.
Che non ho affatto un cuore cinico.
Che a volte lo preferirei.

Sono giorni di dolce a colazione, dolce a pranzo, dolce a cena.
Sono giorni di amaro dentro.
Sono giorni in cui la bilancia è nemica.
Ieri però ho rifatto il letto, dopo un tempo infinito.

Mi sento come chi ricomincia a camminare e, onestamente, è molto faticoso.
E lo faccio senza appoggio.

Anche a questo, ormai, ci ho fatto l'abitudine.

Però ci penso spesso e penso che se faccio tutta questa fatica a far scorrere il tempo, se, senza dolore ma consapevole, non sento che c'è un gran motivo di farlo scorrere.
Ecco.
Se sento tutto questo.
Com'è che non mi arrendo?

Perché stanca son stanca. Senza dubbio.

Telefonata.
Io: ciao papà, c'è mamma?
Papà: si c'è, ma a me non hai nulla da dire?
Io: (no, purtroppo) si certo, forse vengo a trovarvi, forse vengo per cena... bla bla..
Papà: ti passo mamma

Sono quasi due mesi che non li vedo. I miei. E non li sento. I miei.
Miei?

mercoledì, febbraio 02, 2011

e se...

mi fossi arresa?
Non so.
Mi pare di occuparmi solo e unicamente degli altri.
Trascuro qualsiasi cosa che sia di puro ed egoistico tornaconto personale.

E se mi fossi abituata a guardare tutto da un oblò?
E si, mi annoio un po'.
Ma mi pare che ci sia poco per cui tirarsi su le maniche e lavorarci un po'.
Io sono qui, non sto cercando nulla, non voglio nessuno.

Forse dovrei capire che, esattamente come per il lavoro, anche per l'amore occorre lavorarci duro, impegnarsi molto.
Ma mi pare che nessuno mi assuma.
E di essere una libera professionista
(per quanto la frase risulti infelice) mi sono stancata un po'.

Cupido? Ma ti sei scordato che una freccia era anche per me?