domenica, agosto 30, 2009

la lista

Bucato? Fatto
Stirato? ...beh, abbastanza fatto
Cucinato? Fatto
Telefonate da fare per capire che ne sarà di me? Fatto
Inseguito gatta cagona? Fatto

Ora posso annoiarmi in pace.
I rientri son sempre entusiasmanti.

martedì, agosto 25, 2009

ma se...

ti guardo il culo mentre parliamo di lavoro...E' molestia?

Ovviamente mica gliel'ho detto, perché "so cazzona ma mica son cojona"
:-)

domenica, agosto 23, 2009

due

dovrei dire ne sono passati...due, di mesi
tu però non mi sei passato.

mercoledì, agosto 19, 2009

vuoi vedere che?

Appena approdata ho voluto conoscere i nuovi elementi dello staff.

Ho chiesto di poter avere un paio di ore per far due chiacchere con loro.
Discutere di problemi e eventuali miglioramenti.
Ho salutato anche chi conoscevo già e anche con loro ho, nel limite dei rapporti già esistenti, cercato un dialogo e un confronto.

Insomma
Se io nella scala delle cariche sto sopra la loro testolina, foss'anche perché ci lavoro tutto l'anno con pazzolandia.
Ecco
io ho il dovere e anche la voglia di starli ad ascoltare, conoscerli e accoglierli.

Che essere ascoltati è come avere la Mastercard, NON HA PREZZO.

Poi aspettavo di avere lo stesso trattamento.
Nessuno che mi ha chiamato in udienza per essere aggiornato (e pensare che sembrava premergli così tanto)

Allora mi è sorto un dubbio...Vuoi vedere che... IL CAPO SONO IO? :-)

Epperò no... son solo senza Mastercard...e questo un prezzo ce l'ha.

martedì, agosto 18, 2009

non è tutto come se...

Sono nell'isola che c'è.
Il vento, il sole, il mare e tante facce.

Avrei voluto avere una certa accoglienza, ma si sa, l'erba voglio.
Avrei voluto anche non dover guadagnare ogni conversazione, ma si sa, intorno o cazzate o molto poco.

Avrei voluto che:
ciao noi andiamo a pranzo fuori
S:ciao
...
...
S:dimenticato qualcosa?
dai sciropz, vieni con noi

e tu accetti ma pensi a:
quanto è imbarazzante che abbiano dimenticato te
quanto è più imbarazzante che non abbiano tenuto il punto sulla stronzeria e ti siano venuti a riprendere
quanto sei generosa e per non far polemiche e generare ulteriore imbarazzo partecipi al pranzo più imbarazzante della storia dei pranzi


e poi la mia voce che mi presenta dove altre voci non hanno fiatato,
perché alla fine sono difficile da mantenere trasparente.

Va bene così, io so apprezzare anche cose piccolissime.
Sono una miniaturista della felicità.

martedì, agosto 11, 2009

qualcuno con cui chattare

oh si, lo trovi sempre.

MA PER DIRGLI COSA?
MA PER FARCI COSA?

solo un grande senso di vuoto pneumatico.

Io ho cancellato i contatti, mi stufano le cose inutili.

sabato, agosto 08, 2009

E' un mondo difficile

Sapevo che sarebbe arrivato anche questo.
Sono la miglior Cassandra che voi abbiate mai conosciuto.

A essere come sono, sincera, leale, senza mezzi termini.
E' arrivato il verdetto.

Da salvatrice della patria a "non funziona. E' arrogante, risponde male ai clienti, non fa quello che le si chiede."

Sai bell'elemento, con le pose da snob, che ti dico?

MAVAFFANCULO, ti avessi mai visto una volta, in diversi anni, passare e chiedere che cosa stavo facendo.

Ma io sono serena, lo sono davvero. Perché mi guardo allo specchio ogni sera e ogni sera penso che sono una brava persona e che ce l'ho messa tutta perché la mia giornata fosse un po' meglio della precedente, per me e per chi mi circonda, compreso te brutta/o stronza/o.

giovedì, agosto 06, 2009

Tette...ovvero, a cosa servono?

Eggià, perché in epoca di delirio, con l'umore che va su e giù come in giostra, capitano anche le giornate così.

Che ti vesti un po' scollata (ma non tanto, roba quasi educandesca)
e:
il cassiere in banca sembra fatto di zucchero filato e se potesse ti da anche il suo di conto corrente, pur di trattenerti allo sportello.

ordini un gelato da UN EURO E VENTI e il commesso ti spatacchia il cono da TRE EURO e beota ti sorride porgendotelo. Resti in attesa che, verificati i tuoi spiccioli, ti dica, ma non mi aveva chiesto un cono da 3 euro? Ma non succede e lui continua a sorriderti beota.

al mercato un bancarolo comincia a urlare: DUE MELONI A UN EURO!!!, tu ti volti visto che sei proprio lì davanti e i meloni ti piacciono tanto....
E LUI VENDE CAMICIE!!

martedì, agosto 04, 2009

Ho messo via...

Ho messo via
i vestiti, gli oggetti solo miei, i libri, i cd, persino qualche strofinaccio.
Ho messo via
i girasoli, il mio carillon, le foto, il mio tavolino verde, persino i ceci,
chissà perché.

Ho messo via e l'ho fatto come si veste un morto.
Si deve fare, sei come in trance, devi fare fare fare, le mani si muovono, i piedi le seguono, tu sei fisicamente lì ma la testa è altrove, che cerca di vedere un gesto animato in ogni cosa che tocca.

Quando ho finito ho chiuso gli occhi e li ho riaperti, ho temuto di vedere un'altra casa, una che non mi riconosceva più.
E invece era come prima, solo un po' più vuota.
Ho pensato, forse non ho vissuto mai qui...

Poi ho visto il divano e le risate per portarlo in casa che non passava da nessuna parte, la cucina, che ora è bella e piena di sole, con i cuori alati a regger su le tende e i ripiani per la "sua" pizza.
Ho visto il balcone e le piante in casa, la panchetta all'ingresso, quella che o la prendiamo o la prendiamo che io ho 2milioni di scarpe.
I pomelli sull'armadio, che neanche vi racconto come ci vengono certe idee.
Le bollo, che han visto tante colazioni al sole e ancora resistono, perché aveva ragione lui a verniciarle così.
I nostri manifesti, quelli in cui un pezzo è mio e un pezzo è suo, ma l'idea è nostra. E gli schizzi di caramello di quella malefica volta in cui la tatin decise di esplodermi in mano.

Ho visto la casa e c'era un solo modo per non esserci più, noi. Distruggerla.

Ma io a distruggere ciò che amo non son capace, mai stata.

Mi sto facendo un pò di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n'è stato ce n'è ce ne sarà.
Ho messo via un bel pò di cose
ma non mi spiego mai il perchè
io non riesca a metter via te