mercoledì, maggio 26, 2010

La quasi adatta

Il mondo è fatto di coscienze divise, ciascuna isolata nella sua illusione sensoriale, le quali scorrono in un vuoto senza qualità.
[Peter Høeg, I quasi adatti, 1996]

C'è chi si sposa in chiesa, perché tanto credente... E incinta.
C'è chi si tromba anche i muri... Ma la fidanzata, a casa, è seria e vereconda.
C'è chi non prende mai una posizione, così è amico di tutti... Sicuramente di nessuno.
C'è chi ha moglie e figli... Ma ti chiede: come stai? Mi fai vedere una tetta su skype?
C'è chi si offende se gli dici no e pacatamente lo motivi... Preferirebbe si, anche se sa che menti.
C'è chi ti dice: "Vergogna!"... E in realtà ti invidia.
C'è chi ti mente e cerca di non averti mai conosciuto... Poi lo scopri e ti dice: ti vedrei anche subito.

E poi ci sono io
Se proprio proprio non vi riesce di NON GIUDICARMI e di fare di me una strega. Ecco, se proprio non vi riesce.
Potete almeno levarvi di torno?

lunedì, maggio 24, 2010

AUGURI

a me.
Punto.


vedi che alla fine l'abbiamo messa Wonderwall?
;-) Love you. More than I can say, maybe more than I can stand for.

venerdì, maggio 21, 2010

I deserve more

Lui: ero tentato di prendere la strada per Torino e venire da te
Sciropz: e perché non l'hai fatto? Anche se so che è una domanda retorica, non puoi, vista la tua situazione.
(e voglio essere ironica, davvero)
Lui: eh ma no, è che due settimane fa quando ti ho detto, potrei strappare una notte e venire da te, mi hai detto che non era un bel periodo e preferivi di no.
Sciropz: certo, era appena morto mio zio. Non volevo vedere nessuno, ma questo due settimane fa, se temevi il mio umore persistente bastava chiamarmi e chiedermi se stavo meglio e se si chiedermi di venirmi a trovare
Sciropz: ma per te non è semplice! Tutti uguali voi (... impegnati. Di nuovo ironica, voglio tirar fuori il rospo)
Lui: ma guarda che io venivo su anche solo per una birra e rivederti! Mi offende che tu mi giudichi così
Sciropz: l'ultima volta che ti ho chiarito che ti avrei rivisto da amica e nulla più mi hai tenuto il muso e te la sei presa dicendomi che ti avevo frainteso (se fosse stato vero che ti avevo frainteso non ti saresti offeso, ci avresti riso)
Sciropz: tu non lo dici alla tua compagna che vieni a trovarmi, come devo interpretare questa cosa, io?
Quando ero fidanzata, non ho mai temuto di dire al mio lui: vado a trovare questo o quello, se erano amici e basta e ti garantisco che ne ho pagato le profumate conseguenze della mia trasparenza.
Lui: eh, ma come giustifico che sono nel posto B e raggiungo il posto A
Sciropz: dicendo la verità, che ti va di andare a trovare un'amica.
(ma non è la verità...vero?)

Non giudico, mai. Pretendo l'onestà, sempre.

giovedì, maggio 20, 2010

Miracolosamente


puoi ferirmi
puoi deludermi
puoi essere come sei... e non va bene per me, purtroppo
puoi prendere senza dare
puoi dire la cosa peggiore nel momento peggiore

puoi

io mi rialzerò sempre.
Perché per quanto tu, generico tu che continuo a incrociare senza fermare,
ti possa impegnare

c'è chi ha fatto peggio di te
e tu quel dolore, non lo potrai mai eguagliare.

Ma ti stai impegnando, lo ammetto.

martedì, maggio 18, 2010

J'adore

Dialogo via chat su Facebook con un amico.
Nel mentre l'amico mi manda una mail su una cosa che dovevo leggere.

Così cominciamo a chattare
e a risponderci via mail

a un certo punto gli faccio:

Ma tu non pensi che sia patologico che noi si chatti...
mentre ci mandiamo le mail?!?


DRIIIN

sms: se vuoi ti mando anche un sms

E' malattia mentale, per entrambi.

shock e sciocca

Che una non sa mai cosa le può capitare.

Sciropz at the disco
i pensieri sono in grigio (o sono grigi...fate voi)

Sciropz:
Ciao Barista un po' tamarro ma carino mi fai un vodka orange?
Barista: cooosa?
Sciropz: UNA V O D K A O R A N G E!!

Il barista fa leva sul bancone e si sporge verso di me


Sciropz: pensando che il barista sia sordo e vabbè la musica è alta... U N A V O D K..

Il barista mi prende con le mani il viso e mi bacia
e mica come un fratello

e io glielo lascio fare

Perché sono sciocca e perché è una vita che così non mi bacia nessuno

Poi mi ripiglio.

Sciropz: ma me la fai o no 'sta vodka orange??

Però resta un dubbio.
Quale differenza c'è negli occhi degli altri tra
disperata e irresistibile?
Quale differenza c'è nel mio cuore tra
disperata e irresistibile?

La vodka orange era buona.
Il barista stronzo ma bono.
La notte lunga.

La persona che avrei dovuto vedere e invece ho solo guardato..
lontana.
Ma a tenerla lontana ci ho pensato io.

Sarà la primavera...

domenica, maggio 16, 2010

La vita

15/5/2010
Mattia

Porti la luce, proprio quando sembrava tutto buio.
Porti la vita.

Zia ti ha accolto con un urlo e una notte di follie.
Perché un miracolo va celebrato con gioia, con follia...
con amore incondizionato.
Col tempo impareremo a conoscerci e, magari,
un po' di bene me ne vorrai anche tu.

giovedì, maggio 13, 2010

denti stretti

Oggi, come ieri...
Come da un secolo.

Denti stretti e addominali tesi.

Un gancio può sempre colpirmi
Un pugno può sempre arrivare, dritto alla bocca dello stomaco.

e, statisticamente, negli ultimi tempi ne sono arrivati parecchi.

Sono una roccia, sono una roccia, sono una roccia.
A forza di dirmelo mi sgretolerò.

mercoledì, maggio 12, 2010

proprio brava

sei proprio brava tu
che fai di ogni giorno uno giorno in cui ti vivi la tua seconda vita
al riparo

sei proprio brava tu
che tutte le cose le hai fatte al momento giusto
e ora ti godi quelle che hai lasciato indietro, perdessi mai qualcosa.

sei proprio brava tu
che sembri e non sei e lo sai.
e per questo abbassi lo sguardo

sei proprio brava tu


Io invece son proprio cattiva, quasi "grama"
che a stento vivo una vita e già che c'è la vivo con affanno

Sono proprio cattiva io
che le cose mai al momento giusto
e indietro non lascio rimpianti, ma macerie uh, quelle a palate

Sono proprio cattiva io
che sono e lo so
e non abbasso lo sguardo. MAI

SON PROPRIO CATTIVA IO
...quindi fanculizzati
tu e le tue selezioni musicali del cazzo che paiono tirate fuori dal copia e incolla.

E che normalmente mi farebbero sorridere.
Ma oggi no
oggi mi fanno solo incazzare.

vocine

Che io le sento...anche ora, belle chiare e pimpanti.
Ma mica le ascolto.

Il mio primo amore, lui 16 e io 13 anni, era bello, interessante, affascinante, selvatico e...
Studiava per diventare stilista e ascoltava i Culture Club.

QUALCOSA MI AVREBBE DOVUTO INSOSPETTIRE

venerdì, maggio 07, 2010

L'accoglienza e l'amore

Oggi, più in generale in questo periodo.
Mi va di raccontarvi una storia.
Parla di camminare insieme, di scegliersi.
Di non farsi troppe domande.
Oggi, dopo l'ennesimo uomo che non gioca con me, che prima tira la palla e io rispondo lanciandola perché il gioco cominci e invece la palla cade a terra.
Ecco, oggi mi va di raccontarvi una storia.
Una storia che parla di me, della mia famiglia, di come sono stata educata all'accoglienza e all'amore.

Rico non era mio zio.
In un mondo disabituato alla generosità e all'accoglienza tocca dare un legame chiaro alle persone. Rassicurante e definito.

Venne in cerca di fortuna nel "ricco" nord più di cinquant'anni fa.
Era un ragazzino, uno di quelli che la fame l'aveva patita davvero.
Bussò alla porta dei miei nonni, dove un papà bambino aprì, lo guardò come il fratello che non ebbe mai e gli sorrise.
Era un cuore semplice che non aveva avuto molto dalla vita fino a quel momento: sacco in spalla e via, fino a quella porta.
Quella porta si aprì non solo verso il futuro, ma anche verso una nuova famiglia, una casa.
Una famiglia che non sa abbracciare con le braccia e che non ha mai fatto dell'accoglienza carità.

Non si possono raccontare cinquant'anni in poche righe.
Come quando, dopo un terribile incidente, al risveglio in ospedale non ricordava più il suo dialetto di origine. Ma parlava perfettamente il piemontese, e non smise mai di parlarlo, lui, con quella faccia scura e buona che parlava del sole caldo della Calabria.
O come quando, di nascosto da mamma, mi regalava le Kinder Fiesta..che al tempo erano praticamente inzuppate di liquore...e io avrò avuto 5 anni!
O della faccia dispiaciuta che faceva ogni volta che io e le mie sorelle litigavamo, un po' più dispiaciuta man mano che questi litigi capitavano da grandi.

Del suo essere sempre un passo dietro mio padre, benevolo con i suoi capricci da piccolo re di una casa di donne.

Testardo senza pari, senza mezze misure, anche quando esserlo costava più a lui che a ogni altro.

Lui che in questa famiglia ci capitò per esigenza, si fermò perché altro non voleva.
Non si fece mai una famiglia sua...Ma siete voi la mia famiglia! Mi disse una volta che, piccola e curiosa, gli chiesi perché non si era sposato.

No, non era mio zio.
Ma non avremmo potuto amarlo di più.

giovedì, maggio 06, 2010

Ciao Rico



Avevi un nome bellissimo e importante: Ulderico.
Ma tu eri semplice e ti piaceva essere Rico.
Ti ho voluto bene, davvero.
03/05/2010

domenica, maggio 02, 2010

Touch me or leave me alone

Parlo con tante persone, tante storie che arrivano tra le mie mani, anche quando le mie mani son piene di matasse da sbrogliare.
E poi guardo le matasse e mi rendo conto che sono della stessa sostanza di quei volti che, per un attimo o una vita, condividono le loro ansie, la loro voglia di stare al mondo, con me.

Toccarsi è difficile (niente ironia che son seria)
Prendersi per mano, abbracciarsi, baciarsi, stringersi forte.
Fare una carezza.
Raccogliere un sorriso con le braccia spalancate.
E' difficilissmo.
Se sei ferito, solo, difeso...E' quasi impossibile.

Ma se lo vuoi, anche poco, anche niente, FALLO, sii goffo, impacciato.
Magari fuori tempo come quando decidevi di baciare la tua ragazza dei sogni e le davi una gran musata per il troppo slancio.
O le beccavi un piccolo angolo di bocca anziché la guancia...e quella volevi ma troppo timido per pretenderla.
Ma allunga quella cazzo di mano e TOCCA.

Che uno non deve elemosinare una carezza, né temerla.
Che una, e qui parlo di me, si stanca di essere un sogno che è fatto di ossessioni altrui e che non contiene neanche una cellula della mia pelle.
Involucro in cui infili desideri che non ti suscito ma che catalizzo intorno a te.

IO SONO CARNE VIVA.
E lo sei anche tu, per cui touch me or leave me alone.
E pretendilo da me, se a guardarti e non sfiorarti sono io.

sabato, maggio 01, 2010

Let him go

Se ami qualcosa lasciala andare via, solo se torna sarà veramente tua.
(Jim Morrison)

che poi mio non sei stato mai, tu sei tuo e a me,
nonostante me,
questo piace di te.


Mia piccola Amelie, lei non ha le ossa di vetro.
Lei può scontrarsi con la vita.
Se lei si lascia scappare questa occasione, con il tempo, sarà il suo cuore che diventerà secco e fragile come il mio scheletro.
Perciò si lanci... Accidenti a lei.