Già, dopo una decina di domande tutte uguali mi sono decisa a chiedermelo pure io.
Come ho fatto?
Ovvero, come scovo persone altrimenti invisibili, come riesco a indovinare i tuoi desideri prima che tu me li comunichi, come penso a soluzioni impossibili che poi si rivelano funzionali e soprattutto...ma come mi vengono in mente certe cose?
Perché sono un agente della CIA e questa è solo la mia simpatica copertura.
:-)
a parte tutto, non lo so.
Credo sia colpa della nonna, la nonna è un'arzilla 84enne che ricorda tutto, collega tutto, ti stracciaimaroni su qualsiasi piccolo particolare e poi, con somma perizia, unisce ogni dettaglio e tira fuori la sua verità.
Il più delle volte la "sua" verità corrisponde al vero.
Poi ci aggiunge un po' di sana teatralità della disgrazia, ma questo è un'altro post.
Tipo che ogni cosa può avere un disastrosissimo risvolto e a quello appende ansie e patemi d'animo da condividere con tutta la famiglia.
ecco
togliete il teatro della tragedia, che conservo solo per i discorsi tra me e me.
Io collego situazioni, persone, minuscoli indizi e poi seguo la pista. Mi piace osservare, scrutare, percepire dietro alle parole i desideri.
Mi sento quasi una restauratrice, che gratta gratta e scopre che sotto la calce ci sono intonaci di rara bellezza.
chiariamo
a volte sotto la calce c'è cemento e magari sarebbe stato meglio lasciare tutto su, che è meglio.
io credo di essere totalmente rapita dal gossip della vita.
e ora con sta perlona da Suor Sciroppa meglio che chiuda.
Vado a blaterare qualche perla di saggezza al Tarzan, che ha deciso che la sua unica salvezza (da me) è il letargo!
martedì, settembre 30, 2008
giovedì, settembre 25, 2008
Maledetta testolina...
Ho in mente una cosa da un po'.
Ed è una cosa che non ha neanche senso che io pensi...
Eppure è un tarlo, un tarlo di quelli che conosco bene.
Che poi mi incasinano solo la vita.
Epperò io son capricciosa e so che o trovo una barlume di saggezza e la metto via sta idea del cappero o ci finisco di nuovo dentro e poi raccolgo i danni.
Detesto l'autunno, cadono le foglie e pure le inibizioni.
Ma non potrei vivere da sempreverde?
Ah...e poi qualcuno mi spiega Facebook che io mi sento mia nonna al riguardo?
e poi questa canzone di Fabi...in testa, nella pelle...
amami soltanto se riconoscerai il mio odore...
Sto dando i numeri.
E' certo
Ed è una cosa che non ha neanche senso che io pensi...
Eppure è un tarlo, un tarlo di quelli che conosco bene.
Che poi mi incasinano solo la vita.
Epperò io son capricciosa e so che o trovo una barlume di saggezza e la metto via sta idea del cappero o ci finisco di nuovo dentro e poi raccolgo i danni.
Detesto l'autunno, cadono le foglie e pure le inibizioni.
Ma non potrei vivere da sempreverde?
Ah...e poi qualcuno mi spiega Facebook che io mi sento mia nonna al riguardo?
e poi questa canzone di Fabi...in testa, nella pelle...
amami soltanto se riconoscerai il mio odore...
Sto dando i numeri.
E' certo
martedì, settembre 23, 2008
Chiariamoci campione...
Succede che ci sia un evento da organizzare nel week end.
Succede che il tale evento non sia proprio una passeggiata.
Succede, e succede sempre, che qualche problema faccia capolino proprio il giorno prima, quello in cui ti eri ritagliata 10 secondi per te, ti eri seduta e avevi pensato: il più è fatto.
Ormai ci ho fatto l'abitudine, quando penso che sia tutto al suo posto le carte si mescolano e ricomincia la danza.
E allora divento ipercinetica.
Faccio dieci cose in contemporanea.
Decido che per riparcheggiare la macchina è più pratico e veloce far retro a tutta manetta per le vie del ridente borgo.
Do ordini manco fossi un generale.
Sorrido e tronco conversazioni che mi fanno perdere tempo, dicendolo senza tanti giri al diretto interessato.
Perché il tempo corre e le cose da fare sono tante e se fate quello che vi dico, quando ve lo dico, saremo tutti più felici, quindi muovete quei culi e avanti marsch!
...e poi mi stupisco che qualcuno mi abbia chiamato il signor Wolf
In ogni caso tranquilli, nessuno ha perso la testa e nessuno ha dovuto sacrificare il copriletto della nonna.
Succede che il tale evento non sia proprio una passeggiata.
Succede, e succede sempre, che qualche problema faccia capolino proprio il giorno prima, quello in cui ti eri ritagliata 10 secondi per te, ti eri seduta e avevi pensato: il più è fatto.
Ormai ci ho fatto l'abitudine, quando penso che sia tutto al suo posto le carte si mescolano e ricomincia la danza.
E allora divento ipercinetica.
Faccio dieci cose in contemporanea.
Decido che per riparcheggiare la macchina è più pratico e veloce far retro a tutta manetta per le vie del ridente borgo.
Do ordini manco fossi un generale.
Sorrido e tronco conversazioni che mi fanno perdere tempo, dicendolo senza tanti giri al diretto interessato.
Perché il tempo corre e le cose da fare sono tante e se fate quello che vi dico, quando ve lo dico, saremo tutti più felici, quindi muovete quei culi e avanti marsch!
...e poi mi stupisco che qualcuno mi abbia chiamato il signor Wolf
In ogni caso tranquilli, nessuno ha perso la testa e nessuno ha dovuto sacrificare il copriletto della nonna.
mercoledì, settembre 10, 2008
noi uomini duri...
Mater: ora ti faccio l'elenco della spesa così mi prendi tutto tutto tutto per sfamare sti affamati vendemmiau
Sciropz: si ma io in realtà sono un po' presa dal "lavoro" che vado a fare per Pater
Mater: ma ci metti un attimo e poi tu passi dal paesello per cui non è neanche fuori strada
Sciropz: si ma forse non è la situazione adatta, né il mezzo adatto
Mater: ma scherzi? sei sola e hai tutto lo spazio sul sedile di fianco...allora: insalata, bisteccone...ecc.ecc...
e così, mentre parcheggio il camion 100 quintali carico d'uva appena colta, in mezzo a una marea di macchinine al confronto grandi come formiche e mentre risalgo, carica di borse e borsine tra gli sguardi terrorizzati dei passanti e qualche risatina...
penso
questo a un camionista maschio non sarebbe mai successo.
Sciropz: si ma io in realtà sono un po' presa dal "lavoro" che vado a fare per Pater
Mater: ma ci metti un attimo e poi tu passi dal paesello per cui non è neanche fuori strada
Sciropz: si ma forse non è la situazione adatta, né il mezzo adatto
Mater: ma scherzi? sei sola e hai tutto lo spazio sul sedile di fianco...allora: insalata, bisteccone...ecc.ecc...
e così, mentre parcheggio il camion 100 quintali carico d'uva appena colta, in mezzo a una marea di macchinine al confronto grandi come formiche e mentre risalgo, carica di borse e borsine tra gli sguardi terrorizzati dei passanti e qualche risatina...
penso
questo a un camionista maschio non sarebbe mai successo.
Back to the roots
e si torna a settembre.
si torna dalle ferie
si riprende a lavorare
si comprano le matite colorate amuleto contro la tristezza, creatrici di mondi paralleli in cui tutto è arcobaleno
e si torna anche a casa, come ogni anno.
ritagliandosi uno spazio che non c'è
lasciando altrove la tua vera casa, con la tua vera famiglia e l'unica cosa che hai fatto e voluto tu.
ecco, si torna alla casa madre per il periodo della raccolta succosa.
e ti assale una tristezza inconsolabile, di quelle che si portano dietro rancori, ripicche, ma anche amore... mai colmato,
affetto e voglia di non sentirsi mai sola, mai diseguale.
e invece sei proprio diversa, lo sei nei gesti, nelle esigenze, nel riconoscerti nelle loro paranoie ma nel saperti capace di arginarle, di non farti mangiare.
non sempre almeno.
e sei sola, come già sapevi e come diversamente non è mai stato.
ora prendo la matita fucsia e traccio un cerchio grande, doppio e al centro ci metto una testa di riccicapricci e un girasole.
Il mio rifugio fucsia.
si torna dalle ferie
si riprende a lavorare
si comprano le matite colorate amuleto contro la tristezza, creatrici di mondi paralleli in cui tutto è arcobaleno
e si torna anche a casa, come ogni anno.
ritagliandosi uno spazio che non c'è
lasciando altrove la tua vera casa, con la tua vera famiglia e l'unica cosa che hai fatto e voluto tu.
ecco, si torna alla casa madre per il periodo della raccolta succosa.
e ti assale una tristezza inconsolabile, di quelle che si portano dietro rancori, ripicche, ma anche amore... mai colmato,
affetto e voglia di non sentirsi mai sola, mai diseguale.
e invece sei proprio diversa, lo sei nei gesti, nelle esigenze, nel riconoscerti nelle loro paranoie ma nel saperti capace di arginarle, di non farti mangiare.
non sempre almeno.
e sei sola, come già sapevi e come diversamente non è mai stato.
ora prendo la matita fucsia e traccio un cerchio grande, doppio e al centro ci metto una testa di riccicapricci e un girasole.
Il mio rifugio fucsia.
Iscriviti a:
Post (Atom)