sabato, ottobre 22, 2005

Partita scapoli ammogliati

Arriva per tutti il momento di uscire, una serata fuori, bere qualcosa, magari in qualche locale carino di Torino in cui le luci non ti accecano e con il tuo amato cocktail, crepi l'avarizia, ci mettono pure le patatine. Oppure a ballare, imperativo categorico che ti impone almeno 18 ore di vita diurna, se come tanti al mattino alle 8 sei già in piena attività...
Certo arriva per tutti ma non per tutti vuol dire uscire.
Com'è che quando vivi con il tuo uomo, la tua donna, insomma la mezza mela che sta con te, IMMANCABILMENTE, uno dei due si addormenta prima di varcare la soglia? Non uno e sempre quello, no, tutto randomizzato, oggi io, domani io, poi tu, poi io.
Sulle prime pensavo alla vecchiaia, al fatto che come diceva Pavese lavorare stanca, mica mi era venuto in mente che l'unico vero motivo era che sono AMMOGLIATA!
Proprio quando avevo cominciato a farmi seghe mentali tipo....in cosa sono insufficiente? Dove sbaglio? Cosa mi trattiene in salotto anziché farmi volare verso la notte godereccia (beh...in questo caso so benissimo cosa mi trattiene in salotto ma è un'altra storia...), proprio quando mi era partito il pippone mentale del mea culpa eccola...La rivelazione è arrivata a cena, con un paio di ammogliati (fra loro) e i rispettivi racconti.


Essere ammogliati stanca, o appaga.

I punti di vista cambiano a seconda della giornata.

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