Quei motivi a ripetersi con cui chiudere la pagina con l'esercizio di matematica o geometria. Ero la prima a finire gli esercizi....per poter fare la cornicetta.
Colorati, a volte complicatissimi, un susseguirsi di tratti rettilinei che seguendo il bordo dei quadretti formavano ogni volta un motivo diverso.
Ero campionessa di cornicette, si, mi ero autoincoronata ma a ragione, io ero una fanatica della linea retta.
Il mio primo giorno di scuola, il primo proprio in assoluto, la maestra diede come esercizio da fare in classe un disegno, cosa altro farci fare? Al tempo all'asilo si giocava, mica si imparava l'inglese, a sillabare, a navigare su google....si giocava, per cui il primo giorno di scuola al massimo...disegnavi!
E io feci il mio primo lavoro architettonico: 3 alberi da frutta a forma di pino (un bel triangolo per intenderci)con tanto di frutta appesa.
Una fanatica della linea retta, appunto.
Insomma, io ero una fanatica delle regole rette e precise, come le cornicette.
Poi ho deciso che le mie linee potevano essere oblique, incrociare tanti quadretti senza seguirne il contorno.
E mi sono ritrovata in un mondo in cui invece fanno tutti le cornicette, seguono i profili di un quadretto ben definito e guai a fare un percorso diagonale...
Forse che quando era tempo, le cornicette non le hanno fatte??
Vittime di curve che ancora non sapevano gestire ora rigano dritti e insensibili alle variazioni
su quadretti che sembran prigioni.