e lascia il silenzio che rimbomba tra queste pareti.
Sono stanca
Sono ancora in ufficio
che sento più casa di casa.
Qui mi occupo di qualcosa, qualcuno.
Di rendere felice e di aggiustare le cose.
Qui sento di avere uno scopo,
e sento anche che mi sto ingannando...
Ma anche che non so come altro essere felice.
Intorno le cose si allontanano, proprio quando le vorrei più vicine.
Chi vede le madonne,
chi torna dalle sante,
chi cena col diavolo,
chi corre dietro alle briciole di bambine viziate,
chi si stringe agli affetti veri
e chi a casa aspetta che lui torni e lui tornerà.
Io sento solo un vuoto immenso.
E sono ferma qui a guardare un pozzo carico di tristezza.
Vorrei un sorriso che quando apro la porta di casa
spalanca il mio cuore e fa cadere l'armatura.
Casa è da pulire. Da tanto tempo.
E non ne ho voglia.
3 commenti:
Quando una porta si chiude si apre un portone, dicono...
Coraggio Sciropz!
sono capitata per caso...ti ruberò la frase sul sorriso che fa cadere l'armatura.
La mia armatura si è saldata ormai....
un abbraccio
adele
Ciao Adele! Benvenuta nella sciropposfera.
Per l'armatura...
Voglio pensare che ci sarà un sorriso che la disarmerà.
Uno per me e uno per te.
@Cincia...hopefully! ;-)
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