martedì, novembre 27, 2007

Cielo di Topo

Oggi il cielo è color topo,
starà anche bene su tutto il grigio, ma non sta bene su me.
Troppo chiaro per "sfilare" come il nero e troppo scuro per farti sembrare un po' più colorata del marciapiede.

A me sta bene il rosso...credo

ma lo temo, perché è audace, vuole attenzione, richiede destrezza.

Non puoi certo abbinarlo a un paio di scarpe qualunque, ma neanche a quelle da Betty Boop, che se calchi anche solo un po' la mano fai uno scivolone tutto filato dalla svampitona anni 50 alla battona anni 2000

Il rosso è passione, dolore, calore...E' rabbia

Sono stati d'animo poco autunnali, bisognerebbe andare in letargo in autunno e svegliarsi magri magri e affamati in primavera, come un qualsiasi saggio animale.

Ma saggi noi non lo siamo mai stati, nè in autunno nè in estate.

La saggezza è privilegio di chi veste topo...evidentemente.

Rientro lasciando una canzone, una canzone che vorrei vita.

Chiudi gli occhi
ed immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza

ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende
e nulla ti appartiene ancora
[...]
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere
è potere rinunciare alla perfezione
[...]
ti stringo le mani
rimani qui
cadrà la neve
a breve
[...]

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Magari nevicasse....
Di chi è questa canzone??

Mblue ha detto...

E' di Niccolo' Fabi, si intitola Costruire

Per la neve mi trovi in parziale accordo, la adoro...ma da un paio di anni il mare e soprattutto la vela mi hanno un po' rapito.

Insomma...duale, come al solito

Anonimo ha detto...

Stamattina 7 gradi al sole, una brina bianca che sembrava avesse nevicato e tanta nebbia.....

Mblue ha detto...

La nebbia...ricordo che molto tempo fa mi capitò di vedere uno dei fenomeni più affascinanti che il gelo e la nebbia possano creare.

Al mattino tutti gli alberi erano intrappolati in meravigliosi microcristalli, sembravano enormi lampadari di cristalli.

Non ricordo però più come si chiama quel fenomeno...