martedì, settembre 08, 2009

search: amore/amato/amavo - result: word not found

Scrissi quanto segue quasi un mese e mezzo fa.
L'ho lasciato depositare, perché a volte i pensieri arrivano ma poi devi lasciarli fermi e buoni per un po', per capire se sono reali o sono solo frutto di un momento emotivo, per cui non vale la pena conservarli.
Ma ora basta, depositato sul cuore pesa troppo.

Le persone che non sanno amare sono come una pianta che ha sempre bisogno di acqua, ma non la sa trattenere.
Tu la bagni, la bagni... Lei non chiede altro.
Ma non è mai sazia, non si nutre di quell'acqua per fiorire, per crescere.
Ne chiede sempre di più, ogni giorno, ogni ora.

Tu poi smetti di innaffiare, perché sei stanco, perché le braccia non reggono più a tutta quell'acqua che scorre via dal terreno.
Perché gli occhi non sopportano più di vedere la brama che non si placa e la fioritura che non si manifesta.

E lei muore.

Solo che le persone che non sanno amare, diversamente dalle piante,
non stanno in un vaso.
Per cui non muoiono. Prendono e se ne vanno.
A bramare altrove acque più fresche, più ingenue.

Loro non saranno mai paghi, e tu, con in mano il tuo innaffiatoio vuoto,
senti il deserto popolarti l'anima
e il senso di fallimento, perché non hai saputo farli fiorire.

Ma forse i fiori non esistevano ed è stato inutile bagnare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A giudicare dal fatto che ha raccontato all'amico perchè te lo facesse sapere (un po' meschino come trucco, eh?), direi che no. Forse non ce n'erano fiori.
Pensa, poveretto. Tu stai male, ma quello messo veramente male è lui, e manco lo sa.
Abbraccio

Mblue ha detto...

Cincia... accolgo il tuo abbraccio e me lo tengo stretto...in questo periodo sono avida di coccole disinteressate. Mi fanno sentire protetta.