domenica, marzo 30, 2008

Surcure

ovvero delle delizie e delle stranezze di Langa.
Oggi sono tornata a casa con una borsa piena di Surcure.
Non sto a far la misteriosa e vi svelo il mio prezioso bottino.
Le surcure sono il verde dei papaveri, quando ancora i papaveri non sono nati.
Sono deliziosissime erbacce pelose che lessate si usano come spinaci.
Con un piccolo effetto collaterale...sono un pochino lisergiche, per cui la notte i sogni diventano strani, contorti, pieni di creature fantastiche...
Praticamente il quarto episodio del Signore degli Anelli direttamente a casa vostra a portata di pillow.

Ma la cosa che rende fantastiche le surcure è la raccolta.
A casa degli sciroppati, cioè la mia famiglia, la raccolta avviene sempre con questa dinamica:
sciroppata: io andrei a farmi un giro a cercar surcure
la mater sciroppata: guarda che caschi, mettiti i patin* che così non ti fai male
la genitrice di tutte le sciroppate (nonna): aspetta che vengo anche io che ho già i patin.
sciroppata: nonna ma no, che hai la protesi d'anca, che non ci hai più l'età...che...nonna? nonna dove corri?

tutte e tre le oche sciroppate corrono verso la riva delle surcure
armate di coltello e di patin


il fotogramma dopo è una cordata di donne sciroppate che scortica radici su per pendii di Langa...con, nell'ordine:
io che scortico erbacce che mi parevano surcure ma mica sono!!
le due genitrici che scuotono la testa e brandendo la lama sfrugulano tutta la riva facendo volar per aria grossi e succosi cespi di surcure...
e poi rucoletta selvatica e pisacan...sembrano sciamane di altri tempi a caccia di ingredienti da pozione magica...
e io le osservo, le sento dire che io ormai son di città, che queste son cose da donne di campagna...
e le amo, perchè due minuti prima erano donne che le surcure non se le ricordavano manco più e poi è bastata la voglia della mia terra a portarle a un'epoca che non c'è più ma che ancora emoziona tutte e tre, un'epoca che sa di surcure e patin.
*i patin sono le ciabatte da casa, ovunque nel mondo tranne a casa degli sciroppati; qui i patin sono usati come scarpe antinfortunistiche, meglio degli scarponi, più efficienti degli stivali, praticamente uno strumento di lavoro.
Ortopedici, fisiatri e fisioterapisti ci studiano da generazioni per capire come sia possibile che, nonostante i pendii, le rive, le scoscese vigne, le nostre caviglie si rifiutino di slogarsi, rompersi e farci ruzzolare per aria, noi e i nostri patin.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

W le langhe, i patin e le surcure!!! Il grido si leva unanime...

Anonimo ha detto...

Sappi che la ricerca del termine "surcure" su gugle propone (almeno fino al 4/4...) il tuo blog come primo risultato... davvero un bel risultato!! ;)

Mblue ha detto...

Capperi, sono su goooglee...
ora mi toccherà di essere famosa.
E per un'erbaccia lisergica!

Anonimo ha detto...

Beh, se è per questo sei anche il primo risultato assoluto nella ricerca "La sciroppata".... e vorrei ben vedere, ché qui ad essere sciroppata ci sei solo tu! :)