lunedì, luglio 13, 2009

no place

oggi. un giorno di luglio. prima del 15.

sento le corde vocali bruciate.
sento che urlerei e lo farei forte.
ma non c'è posto in cui io possa farlo.

no a lavoro...
lì servo sorridente, determinata, risoluta e disponibile

no con i miei...
che distanti (per un verso e per l'altro) non so caricare anche della mia sofferenza

no nel nuovo posto, che più lontano da me non poteva essere...
perché non sono sola e già faccio fatica a gestire tutto questo con chi conosco, figuriamoci con un estraneo

neanche qui...
dove altri colori e altri umori mi hanno accompagnato e coccolato...e ora no


Per strada a volte mi riesce... Di disperarmi liberamente, come qualche barbona matta che tutti scansano.
Una disperazione zingara, come speravo di non essere più io.

4 commenti:

thecatisonthetable ha detto...

Fai uscire potente il tuo urlo.

Ovunque tu voglia. Anche nella mia casella di posta elettronica, se può servirti.

Non permettergli di bucarti la pancia. No.

Lascia che la tua disperazione, zingara, scappi su lidi lontani da te.

Un abbraccio... :-)

Alice Nicolotti Perotti ha detto...

:(
Comunque pure io e la Pippi abbiamo stabilito che il posto migliore dove piangere è la metropolitana.
A me viene che è una bellezza.
Poi sai che se vuoi, pure con l'oceano in mezzo e 6 ore di fuso io ti ascolto urlare volentieri eh...
Ce lo hai skype?
la mia mailz?
Un bacino agrodolce
Alice abbracciatrice

Mblue ha detto...

:-) alicetta...niente skype...ora come ora ilc olelgamente ce l'ho solo in ufficio...ma la mailuzza ce l'ho. magari ti scribacchio.
Per la metro...azzz.. nelal terra di gianduia è troppo corta, manco un fringettino riesco a fare che sono al capolinea!

fusis ha detto...

per strada anche io..eppoi d'estate gli occhialoni da sole nascondono bene ;)!